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Reggio Emilia, denunciati ogni anno 600 crimini sul web

Riguardano soprattutto truffe "sentimentali" e nel "trading online"

Pubblicato:07-12-2022 19:04
Ultimo aggiornamento:07-12-2022 19:04

Polizia postale generica
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Reggio Emilia – Sono circa 600 le denunce di reati informatici registrate ogni anno dal 2020 in provincia di Reggio Emilia. Al primo posto nella classifica dei crimini sul web ci sono le truffe connesse al cosiddetto “trading online”, seguite dai i raggiri “romantici” e dalle violazioni dei profili social degli utenti. La fotografia è scattata dalla sezione reggiana della Polizia Postale, che di recente ha cambiato nome in “per la sicurezza cibernetica”.

Sul territorio reati stabili, a livello nazionale impennata del 98% dei casi

Nell’ufficio diretto dal dirigente Luigi Quaglio (nato nel 2006) sono in forza 6 operatori che, secondo il piano di aumento dell’organico della Questura, raddoppieranno entro il 2027. Il numero dei fascicoli trattati si è mantenuto stabile anche nel biennio della pandemia, in controtendenza rispetto ai dati nazionali sui reati online, che hanno registrato un’impennata del 98%, con un aumento esponenziale degli episodi di pedopornografia e adescamento su internet di minori.

La Questura di Reggio Emilia avvia incontri in 13 scuole su “navigazione” sicura in internet

“Quella di Reggio Emilia è una provincia abbastanza fortunata, il trend non è al momento preoccupante”, conferma Alessandra Belardini, primo dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Bologna. Nonostante questo il Questore Giuseppe Ferrari ha avviato degli incontri in 13 scuole medie e superiori delle provincia per insegnare ai ragazzi, ai docenti e ai genitori, come “navigare” in modo consapevole e sicuro.


I consigli della Polizia ai genitori: “Usate parental control e chiedete ai vostri figli le credenziali dei loro social”

Belardini fornisce subito alcuni consigli invitando per esempio le famiglie con figli tra gli 8 e i 10 anni ad attivare lo strumento di sicurezza del “parental control”. Aiuta anche limitare il tempo di connessione alla rete dei ragazzi, possibilmente stando con loro mentre visitano il web. Nel caso degli adolescenti vanno sempre condivise le credenziali di accesso ai social network, per evitare che anche inconsapevolmente condividano immagini illegali.

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