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Pioggia di razzi da Hamas, Israele risponde all’attacco: centinaia le vittime. Ucciso un giornalista palestinese

Secondo l'agenzia dei soccorsi israeliana Magen David Adom, in conseguenza delle violenze una persona è stata uccisa e altre 15 sono state ferite

Pubblicato:07-10-2023 09:08
Ultimo aggiornamento:08-10-2023 15:02
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ROMA –  L’esercito di Israele ha avviato bombardamenti nella Striscia di Gaza dopo che decine di razzi sono stati lanciati verso il suo territorio dalla regione palestinese. Sirene di allarme hanno suonato a Gerusalemme e in altre città attorno alle sette di mattina, ora locale. Il partito palestinese Hamas, che governa la Striscia, ha riferito di aver lanciato 5mila razzi. Segnalazioni di scontri a fuoco sono giunte da Sderot, una cittadina del sud di Israele prossima al confine con Gaza, dove secondo alcune testimonianze si sarebbero infiltrati uomini armati.

Mohammad Deif, comandante di Hamas a Gaza, ha riferito in un comunicato che l’operazione ha l’obiettivo di liberare il complesso della moschea di Al-Aqsa, luogo sacro dell’islam che si trova nella Città vecchia di Gerusalemme, interessata nelle ultime settimane da un aumento di visite di fedeli ebraici in coincidenza con un periodo di festività religiose. Secondo il responsabile del partito palestinese, quella di oggi è “solo la prima fase” della lotta contro Israele.

Il bilancio momentaneo delle vittime è di oltre 230 morti a Gaza e almeno 150 in Isreaele.


ISRAELE RICHIAMA I RISERVISTI, L’ESERCITO: PRONTI ALLA GUERRA

“Le Forze di difesa di Israele si dichiarano pronte alla guerra”: lo si legge in una nota dell’esercito di Tel Aviv diffuso stamane dopo il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza rivendicato dal partito palestinese Hamas. Nel testo si aggiunge che “terroristi si sono infiltrati in territorio israeliano attraverso diversi valichi di frontiera” e si chiede ai “residenti del sud e del centro del Paese” di “restare presso le aree protette” e a “coloro che sono vicini al confine di Gaza di tutelarsi in spazi sicuri”. Secondo il quotidiano Jerusalem Post, “il ministro della Difesa Yoav Gallant ha approvato il richiamo dei riservisti in risposta alle necessità dell’esercito”.

FUOCO ISRAELIANO: UCCISO GIORNALISTA PALESTINESE

Tra le vittime degli scontri c’è anche un giornalista palestinese ucciso oggi da un proiettile esploso da un militare israeliano nella Striscia di Gaza, nei pressi del valico di frontiera orientale di El-Bureij: lo ha riferito l’agenzia di stampa Wafa. A perdere la vita, stando alla ricostruzione della testata palestinese, è stato Mohammad Salhi. Il cronista era al lavoro per coprire l’offensiva militare avviata da Hamas contro Israele e la risposta da parte dell’esercito di Tel Aviv. Il valico di El-Bureij si trova in un settore centrale della Striscia. 

OSTAGGI ISRAELIANI, HAMAS IPOTIZZA LO SCAMBIO DEI PRIGIONIERI

“Decine” di soldati israeliani sono nelle mani di combattenti di Hamas: lo ha sostenuto Abu Obeida, portavoce dell’organizzazione, sostenendo che i militari si trovano ora in “luoghi sicuri” e in tunnel sotto controllo palestinese. Ricostruzioni sull’accaduto sono state diffuse anche dall’esercito di Tel Aviv. Secondo la sua versione, cittadini israeliani sono tenuti in ostaggio sia nella Striscia di Gaza che a Beeri e Ofakim, località del sud di Israele a una ventina di chilometri dalla frontiera con la regione palestinese.

Video diffusi da Hamas sembrano mostrare almeno tre israeliani prigionieri. Fotografie pubblicate dall’agenzia di stampa americana Associated Press indicherebbero che tre civili israeliani, due dei quali donne, sono stati trasferiti a Gaza.

Un alto dirigente di Hamas, Saleh al-Arouri, ha detto all’emittente araba Al Jazeera che i militari e le persone in ostaggio potrebbero essere utilizzate per uno scambio di prigionieri: l’obiettivo sarebbe far tornare in libertà palestinesi detenuti nelle carceri di Israele.

COLPITA ‘PALESTINE TOWER’: REPORTER GRIDA IN DIRETTA TV 

“Per favore mettiti al riparo, Youmna; spiegaci cosa sta accadendo se lo puoi fare in sicurezza, altrimenti per favore mettiti al riparo”. E poi ancora, quando la reporter prova a ritrovarsi, riprendendo la cronaca: “Youmna fermati, respira un momento”. Questo il dialogo in diretta tra un conduttore in studio e la corrispondente di Al Jazeera, che grida per il boato causato dal bombardamento del grattacielo che ha alle spalle, nel centro di Gaza City. A colpire l’edificio, la Tower Palestine, di 14 piani, è un caccia israeliano. Youmna El Sayed, la corrispondente dell’emittente del Qatar a Gaza, parla da un palazzo di fronte, dando la schiena al grattacielo: grida per lo spavento mentre è in diretta, sulla testa l’elmetto con la scritta “press”, stampa. 

AMBASCIATORE BAR: ISRAELE HA RICEVUTO UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA

“Oggi Israele ha ricevuto una dichiarazione di guerra da parte di Hamas, con un attacco senza precedenti di migliaia di razzi, lanciati indiscriminatamente dalla Striscia di Gaza contro le città israeliane, e sta dovendo far fronte anche all’infiltrazione di terroristi armati, che hanno ucciso un gran numero di cittadini israeliani”. Lo dice l’ambasciatore di Israele a Roma Alon Bar ai Media. Attualmente, aggiunge, “le stime parlano di almeno 100 morti, centinaia di feriti e un gran numero di persone rapite. Si tratta di un attacco orribile, sferrato contro la popolazione civile nel pieno di una festività religiosa ebraica. L’attacco è stato compiuto su iniziativa di Hamas e con il sostegno dell’Iran, senza alcuna presunta motivazione da parte israeliana. Va ribadito che gli abitanti di Gaza non sono nostri nemici e che Hamas li usa cinicamente come scudi umani per lanciare missili. A nome dello Stato di Israele ringrazio il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, tutti i vertici del governo e della politica italiana, compresi i partiti di opposizione, i presidenti delle regioni e le decine di organizzazioni, per il loro sostegno pubblico a Israele. Grazie anche alle migliaia di cittadini italiani che ci commuovono con messaggi di solidarietà”. 

ABBAS (ANP): DIRITTO PALESTINESI A DIFENDERSI DA OCCUPAZIONE

 I palestinesi hanno il diritto di difendersi “dal terrore dei coloni e dall’occupazione militare” di Israele: lo ha detto oggi il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas. L’occasione delle dichiarazioni è stata una riunione di emergenza nella sede dell’Anp a Ramallah, in Cisgiordania. Abbas ha sottolineato la necessità di “garantire protezione” per i palestinesi. Secondo l’agenzia di stampa Wafa, oggi a Gaza quattro persone sono state uccise nel corso di un bombardamento da parte di Israele. 

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