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Pappalardo (Fismic): “Il nuovo impianto Stm è puro ossigeno per Catania”

Il segretario della Fismic Catania: "Previsti 700 nuovi posti di lavoro in 5 anni. Sul territorio etneo non capita tutti i giorni"

Pubblicato:07-10-2022 09:48
Ultimo aggiornamento:07-10-2022 09:54

saro pappalardo
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CATANIA- “Ci sono state una serie di convergenze con il Comune di Catania e con la Regione Siciliana per individuare il terreno e sburocratizzare le pratiche. Il terreno non solo è stato affidato all’azienda, in più è stata avviata la costruzione del reparto uffici, la linea pilota è quasi completa e a questa si aggiungerà la linea produttiva”. Così alla Dire il segretario generale della Fismic Catania, organizzazione sindacale autonoma che rappresenta i lavoratori dipendenti dell’industria e dei servizi, i pensionati, i disoccupati ed i precari, Saro Pappalardo, a proposito dell’annuncio ufficiale della direzione nazionale di ST Microelectronics sul nuovo impianto integrato per la produzione di substrati di carburo silicio che si andrà ad aggiungere a quello già esistente nella zona industriale del capoluogo etneo.

L’investimento per il nuovo modulo è di 730 milioni di euro stanziati con i fondi del Pnrr e per cui è prevista l’assunzione di 700 nuove unità.

“L’investimento andrà avanti a step – spiega Pappalardo – ci sono regole molto ferree sul cronoprogramma che impone la Comunità Europea. L’azienda catanese produrrà fette a carburo di silicio, utilizzate per le applicazioni che attengono all’elettrificazione dell’auto, è una lega che rende le batterie delle auto maggiormente performanti. La Stm, in questo momento, acquista i substrati di carburo di silicio da rivenditori esterni. Con il nuovo impianto, li produrrà in casa anche se manterrà comunque un rapporto con l’esterno per garantirsi un minimo di approvvigionamento ed evitare il rischio di rimanere senza materia prima”.


“UN GRANDE VALORE AGGIUNTO PER LA NOSTRA CITTÀ

Il segretario generale sottolinea come la creazione del nuovo impianto sarà un “grande valore aggiunto per la nostra città. Ancora una volta, Stm ha dimostrato di credere nelle potenzialità e nelle professionalità del territorio”. Non ultima la valenza in termini occupazionali: “su Catania ci sono attualmente 4.700 dipendenti – ricorda – e 700 nuovi posti di lavoro a regime in 5 anni, non capitano tutti i giorni. In un territorio come quello etneo è puro ossigeno“.

“In un momento come questo – sottolinea Pappalardo -, in cui c’è una crisi di approvvigionamento di semiconduttori, che Stm faccia questo tipo di investimento è in linea con il mercato, soprattutto, europeo. Ci sono diverse centinaia di lavoratori che – conclude il sindacalista -, in questi anni, hanno lavorato con contratti a tempo determinato. La prima cosa alla quale puntiamo è alla loro stabilizzazione per garantire un futuro certo“.

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