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Comunali, da Sanremo a Rapallo: in Liguria si scelgono 125 nuovi sindaci

A due mesi e mezzo dal voto, gli schieramenti sono ormai definiti, ma non così granitici, soprattutto a causa di un centrodestra che governa buona parte della regione, ma che spesso e volentieri si presenterà in ordine sparso

Pubblicato:07-04-2024 14:18
Ultimo aggiornamento:07-04-2024 14:31

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GENOVA – Sono 125 i comuni liguri che negli election day dei prossimi 8 e 9 giugno saranno chiamati a scegliere anche il proprio sindaco e a rinnovare i rispettivi consigli comunali. Si tratta del 53,4% dei 234 totali. Ma solo tre sono le realtà con più di 15.000 abitanti, per cui dunque sarebbe possibile il ballottaggio se nessun candidato ottenesse la maggioranza assoluta. E nessuna di queste è capoluogo di provincia: Sanremo, Albenga e Rapallo. A due mesi e mezzo dal voto, gli schieramenti sono ormai definiti, ma non così granitici, soprattutto a causa di un centrodestra che governa buona parte della regione, ma che spesso e volentieri si presenterà in ordine sparso.

A partire proprio da Sanremo, in provincia di Imperia. Nella città dei fiori, il sindaco uscente è Alberto Biancheri e non può ricandidarsi: eletto anche con il Partito democratico, ha perso poi per strada il sostegno dem. Lui appoggerà il civico e centrista Alessandro Mager, che non dispiace neppure al governatore Giovanni Toti e al vicino sindaco di Imperia, Claudio Scajola. Il candidato “ufficiale” dei partiti di centrodestra, però, è Gianni Rolando, proposto da Fratelli d’Italia. Sull’altra metà campo, centrosinistra e Pd si schierano con il sindacalista della Cgil, Fulvio Fellegara, mentre il Movimento cinque stelle sostiene Roberto Rizzo. Al primo turno la sfida potrebbe essere interessante, soprattutto in casa centrodestra, che in ogni caso resta decisamente favorito.

Si passa alla provincia di Savona, dove i fari sono puntati su Albenga. L’amministrazione uscente è di centrosinistra, con il sindaco Riccardo Tomatis che punta al bis, probabilmente come cinque anni fa senza simboli di partito. Il centrodestra, invece, dopo un lungo tira e molla, sembra essersi definitivamente compattato su Nicola Podio. In campo anche Francesco Nappi, sostenuto da Gianni Alemanno e dai sovranisti.


Infine, la città metropolitana di Genova. Qui il comune più grande al voto è Rapallo, dove, dopo settimane di scontri e veti incrociati, il quadro sembra quasi definitivo. Il centrodestra dei partiti, movimenti civici e centristi affiliati al governatore Giovanni Toti compresi, sosterrà la candidata sindaca Elisabetta Ricci. Ma non era questo il nome inizialmente scelto dal sindaco uscente e coordinatore regionale di Forza Italia, Carlo Bagnasco. Il predestinato pareva fosse il suo vice, Pier Giorgio Brigati. Che, ora, costretto alla rinuncia, ha deciso di appoggiare un altro ex sindaco di centrodestra, Armando Ezio Capurro. E se per caso Capurro dovesse arrivare al ballottaggio, la partita potrebbe anche avere esiti non così scontati. Sull’altra metà campo, Pd, M5s e Avs appoggeranno Francesco Angiolani, con chances ridotte al lumicino in un territorio storicamente di centrodestra, a prescindere dalle lotte di potere interne. In corsa anche Andrea Carannante per Unione popolare.

Qui finiscono i tre comuni più grandi al voto, ma non lo stato di confusione nel centrodestra. Nella vicina Recco, ad esempio, cittadina cara a Matteo Salvini, è impossibile fare previsioni. Il sindaco uscente è Carlo Gandolfo (Fdi) e sarà sostenuto ufficialmente, più o meno da tutti i partiti. Non, però, dai movimenti civici e centristi, che si schierano a favore dell’ex sindaco Dario Capurro. Con quest’ultimo ci sono anche l’ormai ex coordinatore di Forza Italia nel Golfo Paradiso, Mario Bertagnon, il consigliere provinciale ex Lega, Franco Senarega, entrambi silurati dai rispettivi partiti, e tre ex assessori comunali, che proprio per questo motivo si sono visti ritirare le deleghe da Gandolfo. Insomma, un bis della sfida che andrà in campo anche a Sanremo, ma in questo caso senza l’appello del secondo turno. Per il centrosinistra, anche qui dopo settimane di incertezze e di rinunce, la scelta alla fine è ricaduta su Andrea Brunelli.

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