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Ostellari: “Rimuovere ‘identità di genere’ dal ddl Zan”. Nessun accordo, si vota il 13 luglio

Il presidente della commissione Giustizia al Senato propone di emendare il contenuto della proposta di legge

Pubblicato:06-07-2021 12:15
Ultimo aggiornamento:06-07-2021 18:29
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SENATO COMMISSIONE GIUSTIZIA AUDIZIONE DEL PRESIDENTE ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI FRANCESCO MINISCI
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Di Roberto Antonini e Vittorio Di Mambro Rossetti

ROMA -“Eliminare, ovunque ricorrano, le parole ‘identità di genere’“. Questo, a quanto si apprende, il contenuto di un emendamento all’articolo 1 del ddl Zan proposto dal presidente della commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari, al tavolo di maggioranza in corso a Palazzo Giustiniani.

MIRABELLI (PD): “LA MEDIAZIONE DI OSTELLARI TOGLIE LA TUTELA DALLA TRANSFOBIA, È IRRICEVIBILE”

La mediazione che ha proposto il presidente Ostellari per noi non va bene. Se si toglie l’identità di genere non c’è nessuna tutela dalla transfobia, è irricevibile“. Franco Mirabelli, capogruppo PD in commissione Giustizia al Senato, lo dice entrando a Palazzo Giustiniani dove è in corso il tavolo di maggioranza sul ddl Zan.


Abbiamo fatto un grande lavoro di mediazione e sistemazione alla Camera. Oggi la maggioranza che ha votato alla Camera c’è anche al Senato, quindi nei prossimi giorni vogliamo andare in Aula e votarla. Vogliamo approvare questa legge in questa legislatura” chiosa Mirabelli.

ITALIA VIVA CHIEDE DI VOTARE IL 20 LUGLIO, OSTELLARI IL 22. E IL PD RIFIUTA ENTRAMBE LE IPOTESI

Italia viva starebbe chiedendo uno slittamento di 24 ore del voto sul calendario dei lavori del Senato in relazione alla calendarizzazione e approdo in Aula a Palazzo Madama del ddl Zan. Questo secondo quanto riferiscono partecipanti al tavolo di maggioranza in corso a Palazzo Giustiniani. La proposta del presidente della commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari, invece, sarebbe di andare in Aula il 22 luglio. Italia viva sarebbe per andare in Aula “intorno” al 20 luglio. Il PD con la capogruppo Simona Malpezzi avrebbe detto “no” a entrambe le proposte.

NESSUN ACCORDO, SI VA VERSO IL VOTO IN AULA IL 13 LUGLIO

Nessun accordo al tavolo sul ddl Zan. Si va in aula il 13 e si vota, Italia viva voterà il calendario.

MAIORINO (M5S): “IV CAMBIA CARTE IN TAVOLA, PER NOI RESTA AULA IL 13”

“Il Movimento 5 stelle ha sempre avuto solo una posizione sul ddl Zan, quella di portarlo all’approvazione prima alla Camera e poi al Senato. Non abbiamo mai cambiato idea a questo riguardo. C’è un forza politica invece che sta cercando di cambiare la carte in tavola ed è Italia viva. Non si capisce il perché di questo improvviso cambio di opinione visto che l’ha votato alla Camera”. Alessandra Maiorino, senatrice M5S, co-auttrice del ddl Zan, lo dice lasciando il tavolo di maggioranza convocato a Palazzo Giustiniani. “faremo di tutto per mantenere il progetto già presentato, quindi andare in Aula la prossima settimana, intanto continuano le interlocuzioni”, aggiunge Maiorino.

ALESSANDRO ZAN: “HO I BRIVIDI SE PENSO AD UN ACCORDO TRA RENZI E SALVINI”

Voglio escludere che nelle parole di Renzi si celi un accordo con Salvini, ho i brividi all’idea che ci sia“, così Alessandro Zan ai microfoni di The Breakfast Club.

Una legge che tutela dai crimini d’odio non si può barattare con un accordo di potere– aggiunge-. Renzi vuole essere protagonista di una mediazione, ma rischia di far saltare la legge. La destra invece vuole solo decapitarla. Paura che la legge non venga approvata? Intanto, andiamo in aula dalla commissione giustizia e incrociamo le dita. Poi leggiamo gli emendamenti dei partiti. Nel Pd ci sono dubbi e perplessità su alcuni punti, ma siamo compatti. Se Italia Viva vota compatta, in Senato ci sono i numeri”.

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ROMEO: “NO RIFERIMENTI A IDENTITÀ DI GENERE NELLA PROPOSTA DI OSTELLARI”

“No, non c’è riferimento all’identità di genere” nella bozza di testo di modifica del ddl Zan presentata dal presidente della commissione Giustizia del Senato e relatore del ddl Zan Andrea Ostellari. Lo precisa Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega, uscendo da palazzo Giustiniani. “Come abbiamo detto fin dall’inizio il tema vero è l’aspetto della volontà di contrastare, e questo è l’obiettivo della legge, qualsiasi tipo di discriminazione legata all’orientamento sessuale, alla disabilità, sul sesso: questo è il vero tema”, spiega Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato. “Bisogna togliere quello che è l’aspetto legato alla fluidità sessuale, che è quello maggiormente divisivo di questa legge”, precisa Romeo. Per il capogruppo della Lega al Senato “c’è un’ampia volontà da parte di tutti di contrastare le discriminazioni, vediamo se riusciamo a trovare sintesi su questo. Il tema della fluidità sessuale va escluso da questo tipo di provvedimento. La mediazione fatta da Ostellari cerca di tenere conto di tutte le posizioni, è una buona base di partenza ed è un tema su cui si può approfondire”.

ROMEO: “RINVIO PER EVITARE SCONTRO IN AULA

“La bozza di testo che ci ha presentato il presidente della commissione e relatore del provvedimento Ostellari cerca di tenere conto di tutte le richieste di modifica messe in campo, ci sembra una buona base di partenza”, prosegue Massimiliano Romeo.

Per questo “abbiamo chiesto 24 ore di tempo per fare degli approfondimenti e delle valutazioni che possono fare tutti i gruppi per evitare che si vada in Aula e ci si scontri sul calendario- spiega Romeo- perché non sarebbe un bel messaggio che una maggioranza di governo vada allo scontro sul calendario”. Questa, prosegue il capogruppo della Lega, “è la nostra proposta, ci rivediamo alle 15 e vediamo se quest’idea di fare degli approfondimenti, per trovare un’intesa eventuale e concretizzarla sulla buona mediazione di Ostellari, riconosciuta tale un po’ da tutti”.

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