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Zaia: “Con questo Prosek l’Europa crea un precedente vergognoso”

Il governatore del Veneto invoca il rispetto: "Abbiamo la riserva del nome dal 2009"

Pubblicato:05-10-2021 17:55
Ultimo aggiornamento:05-10-2021 17:56

prosecco
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VENEZIA – “L’Europa sta facendo nei nostri confronti una cosa vergognosa. Questo Prosek non dovrebbe essere nemmeno oggetto di valutazione. Dobbiamo essere uniti e fare squadra con ogni mezzo legittimo per bloccarlo”. Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia torna ad intervenire oggi in merito alla vicenda del vino croato e del riconoscimento chiesto all’Unione europea.

“È un fatto di rispetto, un grave precedente che l’Europa crea nei nostri confronti ma anche un precedente giuridico che non può essere trascurato. Non dobbiamo assolutamente accettare una decisione in questo senso e stiamo anche coordinando uno staff di legali”, avverte Zaia.

Due i principi che verrebbero meno con il riconoscimento del Prosek: “il primo è che abbiamo la riserva del nome prosecco dal 2009, concordata con l’Europa, che dà a noi l’esclusiva del nome, che siamo i territori dove lo si produce; il secondo, non meno significativo, è che dal 2019 addirittura un sito patrimonio dell’umanità Unesco porta il nome di Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene“, sottolinea il presidente del Veneto, anticipando che sarà presentata “ulteriore documentazione” a dimostrazione del fatto che, anche se il Prosek non c’entra niente con il Prosecco, il suo riconoscimento “rappresenterebbe un grave elemento di confusione sui mercati”.


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