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Prosecco della ‘discordia’ in Australia, i produttori: “Incomprensibile”

Il Consorzio del Prosecco non ci sta: "Non siamo noi a bloccare accordo Australia-Ue. Sono gli australiani che ci remano contro"

Pubblicato:31-10-2023 14:25
Ultimo aggiornamento:31-10-2023 14:25
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VENEZIA. – A seguito delle notizie che individuano nel tentativo di protezione della Ig Prosecco da parte della Unione europea una delle cause dell’interruzione dei negoziati sull’accordo di libero scambio tra Ue e Australia, il Consorzio di tutela della Doc Prosecco, interviene per dire che “a nostro avviso non è il tema Prosecco il motivo della mancata conclusione dell’accordo tra Ue e Australia che, a quanto ci è dato a sapere, si è interrotta per le pretese australiane di accesso al mercato Ue, richieste ritenute irricevibili dai negoziatori europei“, spiega il presidente del Consorzio, Stefano Zanette.

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“Per quanto ci riguarda- aggiunge- ritengo incomprensibile l’atteggiamento dei produttori australiani che si ostinano ad opporre il riconoscimento della nostra Ig, nonostante gran parte dei paesi importatori abbiano già protetto la nostra denominazione, non ultimi Nuova Zelanda e Cina, due dei più importanti mercati per il vino australiano”.

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