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Daniela Santanchè si difende: “Odio verso di me”. Con lei in aula 11 ministri, il M5s presenta mozione di sfiducia

Daniela santanchè respinge ogni accusa e parla di "campagna di odio" verso di lei, In Senato dice: "Non mi sono mai appropriata di nulla che non mi appartenesse"

Pubblicato:05-07-2023 15:51
Ultimo aggiornamento:06-07-2023 20:18

daniela santanchè
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ROMA – “Sono stata oggetto di una campagna di vero e proprio odio nei miei confronti. Stamattina è accaduto qualcosa che va veramente oltre la mia immaginazione che dovrebbe allarmare tutti senza alcuna distinzione di partito. Non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia, ho chiesto per scrupolo ai miei avvocati di verificare che mi hanno confermato quanto detto”. Così la ministra del Turismo, Daniela Santanchè nel corso della sua informativa a Palazzo Madama sui fatti rivelati dalla trasmissione Report. C’è mezzo governo a supportarla: la ministra del Turismo è seduta tra il vicepremier Matteo Salvini e la ministra Elisabetta Casellati. Ai banchi del governo ci sono undici ministri e alcuni sottosegretari.

IL M5S PRESENTA MOZIONE DI SFIDUCIA

Al termine dell’informativa di Santanchè (che ha respinto le accuse e puntato il dito contro i giornali che hanno diffuso notizie coperte dal segreto d’ufficio), il Movimento 5 stelle ha presentato una mozione di sfiducia. “Da pochi minuti, ministro, abbiamo presentato una mozione di sfiducia nei suoi confronti”, ha annunciato il senatore M5s, Stefano Patuanelli, dopo l’informativa al Senato del ministro del Turismo Daniela Santanchè. Dai banchi del M5s si è alzato il coro ‘Dimissioni, dimissioni”. Alcuni si alzano in piedi e battono le mani.

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PATUANELLI: “NON HA RISPOSTO A VERE QUESTIONI, COSÌ IMBARAZZA ITALIA”

“La Santanchè nella sua informativa non ha risposto alla vera questione. Non c’era la pretesa di avere risposte giuridiche e formali sulle sue società. Ci premeva solo sottolineare l’imbarazzo con cui il nostro Paese si presenta a livello internazionale con un ministro che platealmente ostenta la sua capacità imprenditoriale ma la basa su un rapporto con i propri dipendenti che non rappresenta il principio della responsabilità sociale di impresa. Quindi abbiamo depositato la mozione di sfiducia”, afferma il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli, in conferenza a Palazzo Madama dopo la mozione di sfiducia al ministro del Turismo Daniela Santanchè presentata dai Cinquestelle.

“HO LOTTATO PER MIE AZIENDE, MAI APPROPRIATA DI CIÒ CHE NON È MIO”

“Sono arrivata nel settore dell’editoria appena prima che iniziasse la crisi della carta stampata. Poi il covid. Molti imprenditori hanno lottato per tenere in piedi le aziende così come ho fatto io. Io credo nelle cose nelle cose che faccio non mi sono mai nascosta e ho messo in gioco l’intero mio patrimonio personale. Non mi sono mai appropriata di nulla che non mi appartenesse e che non ho mai abusato delle mie posizioni. Sono qui per difendere il mio onore“, dice ancora Santanchè nell’aula del Senato.

“MIO PROGETTO RISTRUTTURAZIONE MOLTO PIÙ VIRTUSO DI ALTRE AZIENDE”

“Vi assicuro che il mio progetto di ristrutturazione è molto più virtuoso di altre aziende nelle stesse condizioni”. Così la ministra del Turismo, Daniela Santanchè nel corso della sua informativa a Palazzo Madama sui fatti rivelati dalla trasmissione Report.

DA MIO GRUPPO NESSUNA ACCUSA PER 30 ANNI

“Per quel che riguarda il mio gruppo che con orgoglio ho portato avanti quello che posso dire è che per 30 anni nessuno mi ha accusato di alcunchè. Non ho mai avuto favoritismo nè mai li ho cercati“.

“KI GROUP DEL PADRE DI MIO FIGLIO, MAI AVUTO CONTROLLO”

“Non ho mai avuto il controllo nelle imprese dell’alimentare e biologico. Ho svolto attività di impresa nel mondo della pubblicità, dell’intrattenimento e dell’editoria. La mia partecipazione a Ki group non ha mai superato il 5%. Nel 2010 il gruppo del settore biologico è stata presa non da me ma dal padre di mio figlio con cui non avevo più alcun legame”, dice ancora la ministra Santanchè.

“GIORNALISTI SCRIVONO COSE SECRETATE? NON È NORMALE”

“Oggi più che dare risposte sono io che dovrei chiederne. Ma è normale che un ministro della Repubblica legga che, secondo un giornale, sarebbe indagato. È un Paese normale quello in cui un giornalista può scrivere cose secretate e ignote alla diretta interessata? Chiuderemo entrambi gli occhi su questa pratica? Se non fosse per il rispetto che porto per quest’aula chiuderei io qui il mio intervento”, afferma Santanchè nel corso della sua informativa a Palazzo Madama.

“IL DOMANI HA NOTIZIE CHE NON DOVREBBE AVERE? GRAVISSIMO”

“Il Domani afferma con dovizia di particolare che sarei indagata, snocciolando informazioni e dati senza pubblicare alcuna fonte. O questo giornale mente scegliendo proprio questo giorno, per colpire un ministro del governo, oppure Il Domani ha notizie che io non ho e che nessuno dovrebbe avere, ipotesi ancora più grave della prima. Chiedo di reagire a questa pratica che oggi tocca a me, ma che domani potrebbe toccare ad altri”, afferma Santanchè.

“NON HO NESSUNA MULTA DA PAGARE”

“Per quanto riguarda l’addebito mosso alla mia persona”, si tratta di “multe riferite erroneamente a me per sosta vietata” e riguardano “una vettura data in comodato d’uso gratuito all’Arma per rinunciare a una di scorta. Io non ho nessuna multa da pagare”, dice Santanchè.

“IO FELICE, ALLO SPECCHIO MI PIACCIO”

“Ci vuole ben altro per farmi diventare triste. Quando mi guardo allo specchio mi piaccio, sono una persona felice”, ha detto ancora la ministra del Turismo.

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