ROMA – È fissata per le 15 di oggi l’audizione di Daniela Santanchè al Senato, dove la ministra del Turismo è attesa per chiarire le vicende delle presunte irregolarità venute a galla nella gestione delle sue aziende: le notizie di stampa sulle aziende di Santanchè sono iniziate dopo la puntata di Report del 19 giugno “Open to fallimento”) e col passare dei giorni è diventata una valanga sempre più grande in termini di accuse. Santanchè, che inizialmente è rimasta in silenzio, ha poi annunciato che le notizie dell’inchieste non erano veritiere e che sarebbe stata fiera di chiarire.
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Le accuse riguardano le due aziende Visibilia e Ki groups, che da imprese quotate in borsa si sono ritrovate impoverite e ‘rovinate’, con dipendenti licenziati e operazioni finanziarie suicide. Si è parlato di dipendenti non pagati, problemi con i fornitori, Tfr non erogati e anche di cassa integrazione usata in modo fraudolento. La Procura di Milano indaga per falso in bilancio. In tutto ciò, l’azienda Visibilia rischia il crac e ora Santanchè deve trovare il modo di risolvere i guai con il Fisco. Il debito con il Fisco ammonterebbe a diversi milioni di euro.
La notizia delle irregolarità che sarebbero state commesse nella gestione aziendale da parte di Santanchè ha sollevato una marea di polemiche. In molti, dall’opposizione, hanno sollevato a gran voce la necessità di un chiarimento in Parlamento. Da più parti sono state chieste le dimissioni dal ruolo di ministra e si è parlato anche di mozione di sfiducia, su cui però la stessa segretario del Pd, Elly Schlein, ha più volte temporeggiato, l’ultima volta questa mattina: “Ascolteremo e valuteremo”. Da giorni, poi, in tanti hanno incalzato la premier Giorgia Meloni per chiederle di esprimersi sul caso. Finora, Meloni si è limitata a dire: “Io penso non ci sia nessun problema a riferire in Parlamento, è una richiesta legittima. Sono contenta che la ministra Santanchè abbia dato la sua disponibilità”.
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