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È il giorno di Daniela Santanchè: attesa in Senato per chiarire le accuse

Daniela Santanchè oggi deve chiarire in Senato le vicende delle presunte irregolarità commesse dalle sue aziende, i cui dipendenti tra le altre cose sarebbero stati lasciati senza il Tfr

Pubblicato:05-07-2023 14:04
Ultimo aggiornamento:05-07-2023 15:55

dimissioni santanché
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ROMA – È fissata per le 15 di oggi l’audizione di Daniela Santanchè al Senato, dove la ministra del Turismo è attesa per chiarire le vicende delle presunte irregolarità venute a galla nella gestione delle sue aziende: le notizie di stampa sulle aziende di Santanchè sono iniziate dopo la puntata di Report del 19 giugno “Open to fallimento”) e col passare dei giorni è diventata una valanga sempre più grande in termini di accuse. Santanchè, che inizialmente è rimasta in silenzio, ha poi annunciato che le notizie dell’inchieste non erano veritiere e che sarebbe stata fiera di chiarire.

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LE ACCUSE

Le accuse riguardano le due aziende Visibilia e Ki groups, che da imprese quotate in borsa si sono ritrovate impoverite e ‘rovinate’, con dipendenti licenziati e operazioni finanziarie suicide. Si è parlato di dipendenti non pagati, problemi con i fornitori, Tfr non erogati e anche di cassa integrazione usata in modo fraudolento. La Procura di Milano indaga per falso in bilancio. In tutto ciò, l’azienda Visibilia rischia il crac e ora Santanchè deve trovare il modo di risolvere i guai con il Fisco. Il debito con il Fisco ammonterebbe a diversi milioni di euro.


LE POLEMICHE

La notizia delle irregolarità che sarebbero state commesse nella gestione aziendale da parte di Santanchè ha sollevato una marea di polemiche. In molti, dall’opposizione, hanno sollevato a gran voce la necessità di un chiarimento in Parlamento. Da più parti sono state chieste le dimissioni dal ruolo di ministra e si è parlato anche di mozione di sfiducia, su cui però la stessa segretario del Pd, Elly Schlein, ha più volte temporeggiato, l’ultima volta questa mattina: “Ascolteremo e valuteremo”. Da giorni, poi, in tanti hanno incalzato la premier Giorgia Meloni per chiederle di esprimersi sul caso. Finora, Meloni si è limitata a dire: “Io penso non ci sia nessun problema a riferire in Parlamento, è una richiesta legittima. Sono contenta che la ministra Santanchè abbia dato la sua disponibilità”.

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