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Un libro racconta l’Aids, malattia che ha fatto 40 milioni di morti

Il volume analizza la storia dell'Aids, dalla scoperta fino ai nostri giorni, e il passaggio da malattia incurabile a patologia cronica

Pubblicato:05-07-2023 10:21
Ultimo aggiornamento:05-07-2023 10:21

AIDS HIV
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ROMA – ‘L’Aids colpisce ancora. Il dramma di una realtà’: è il titolo del libro che viene presentato domani a Roma nella sala della Protomoteca in Campidoglio. L’autore del volume è Giuseppe Cerasari, infettivologo ed epatologo, già medico nella Capitale presso gli ospedali Spallanzani e San Camillo. Il libro analizza tutta la storia dell’Aids, da quando è stato scoperto fino ai nostri giorni, e tutto il passaggio che ha avuto, da malattia incurabile a patologia di tipo cronico.
Il testo non è, però, solo la storia della malattia. È infatti la storia di una epopea che ha coinvolto il personale medico, i pazienti e l’intera società. Per farlo, Giuseppe Cerasari ha strutturato il proprio testo in tre parti. “C’è la storia dell’Aids– ha spiegato all’agenzia Dire- vi sono le storie reali dei miei pazienti, collocate in quel preciso momento storico e, infine, vi sono le mie considerazioni, i miei pensieri, quelli che riguardano soprattutto lo stigma che si è avuto nei confronti di questi pazienti, che all’inizio erano tossicodipendenti, omosessuali, categorie di persone soggette a discriminazione“.

LA PIU’ GRANDE EPIDEMIA IN ATTO

Perché scrivere adesso un libro sull’Aids? “Per due motivi principali- ha risposto- il primo perchè è la più grande epidemia in atto: ha provocato già 40 milioni di morti e altri 38 milioni di persone convivono o non sanno di convivere con il virus ma sono infettate, sono portatrici. Il secondo motivo è che anche l’ultimo studio che riguardava il vaccino si è concluso in maniera negativa e lo studio è stato chiuso”.
Il contenuto del volume mette inoltre in evidenza la trasmissibilità. “Questa- ha sottolineato Cerasari- è l’unica pandemia che si può trasmettere e che si può bloccare con i comportamenti individuali: se ciascuno adottasse criteri di precauzioni non ci sarebbe più la trasmissione, che è essenzialmente sessuale. L’attenzione si basa soprattutto sull’informazione: è necessario dare concetti chiari, per arginare finalmente questo fenomeno che dura da 40 anni“.


Nelle pagine del libro ‘L’Aids colpisce ancora’ trova spazio anche la storia personale del dottor Cerasari, che è stato tra i primi ad occuparsi di Aids quando non esistevano le terapie e nessuno si voleva occupare di questi pazienti e quando la situazione era abbastanza rischiosa. Un volume che raccoglie numerose storie di pazienti. “Tra quelle che descrivo ce n’è una che mi ha particolarmente emozionato- ha sottolineato- e che non riguarda un mio paziente ma la sua compagna, che solo in un secondo momento gli rivelò di essere sieropositiva. Lui non volle abbandonarla, mi chiese aiuto quando ancora non c’erano le terapie, supplicandomi di farla vivere ancora qualche anno. Siamo riusciti a ottenere terapie sperimentali e, successivamente, quelle efficaci che hanno fatto sì che la paziente sia oggi ancora viva. Una storia tenuta insieme dalla forza dell’amore, nata in un’epoca in cui ognuno pensava a salvarsi e in cui dominava l’egoismo”.


UN LUNGO VIAGGIO NEL MONDO DELL’AIDS

Un lungo viaggio nel mondo dell’Aids quello vissuto dal dottor Cerasari, dall’inizio della comparsa del terribile virus fino a quando la patologia è diventata curabile. “Molte delle persone con cui ho iniziato- ha affermato- non ci sono più: mi riferisco a Fernando Aiuti, a Luc Montagnier e a tanti altri illustri ricercatori. Volevo ricordare quelle atmosfere e, soprattutto, quei pazienti che hanno fatto la storia dell’Hiv, dell’Aids”.
Storia che ha coinvolto anche tutto il mondo artistico e culturale mondiale. “È una malattia che ha colpito tutti, indistintamente, non ha risparmiato nessuno. È proprio per questo motivo che poi ha dato degli spunti anche da un punto di vista musicale, stimolando cantanti come Elton John, e cinematografico. Possiamo dire che si tratta di una malattia democratica“.
Una malattia democratica ma non dal punto di vista delle cure. “In alcuni Paesi, purtroppo, vigono leggi che limitano alcune persone ad accedere alle cure e allo screening. Lo sforzo che dobbiamo compiere- ha dichiarato l’autore del volume- non è solo rendere disponibile e gratuita la cura a tutti ma rendere accessibile il test per l’Hiv, anche in forma anonima, per individuare precocemente la persona positiva e poi curarla. E poi, unitamente a questo, dobbiamo mettere a disposizione la terapia per quanti si sono esposti, prima o dopo, in modo da bloccare il virus già nella fase iniziale“.

UNO SGUARDO AI GIOVANI

Il libro si rivolge anche alle giovani generazioni. “L’attività sessuale deve essere consapevole. Molti ragazzi e ragazze ancora oggi non sanno come si trasmetta l’Aids. Bisogna sempre dare loro una corretta informazione perchè abbiano giusti comportamenti sessuali, bisogna divulgare la conoscenza, sottolineando che quello di terribile che c’è stato prima c’è ancora oggi. I giovani- ha concluso Cerasari- devono sapere che la prevenzione vale anche per tutte le altre malattie a trasmissione sessuale come, ad esempio, la sifilide, oggi piuttosto presente ma di cui non si parla affatto”.

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