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E’ in corso a Milano, da mercoledì 5 a venerdì 7 giugno, l’11° edizione del Congresso ICAR, Italian Conference on AIDS and Antiviral Research, il punto di riferimento per la comunità scientifica nazionale in tema di HIV-AIDS, Epatiti, Infezioni Sessualmente Trasmissibili e virali. ICAR è organizzata sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, e di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica e del mondo della community.
Attesi 1200 partecipanti, tra specialisti e clinici anche dall’estero, ricercatori di base, infermieri, operatori nel sociale, volontari delle associazioni pazienti tutto il mondo della “community”, con il coinvolgimento diretto di gran parte del tessuto sociale, con studenti delle scuole superiori, giornalisti e decisori politici.
Oltre 37 milioni di persone vivono nel mondo con l’infezione da HIV. In molti paesi la proporzione di pazienti che ha accesso alla terapia antiretrovirale e che è in grado di controllare la replicazione del virus oscilla tra il 50 e il 60%. Ma in Italia lo scenario è decisamente migliore: oltre il 90% dei pazienti che accede alle cure è “undetectable“, ossia in grado di controllare completamente la replicazione virale. . Abbiamo tuttavia necessità di opzioni terapeutiche semplici, ben tollerate, con un’efficacia terapeutica superiore al 90%, per favorire l’aderenza alla terapia e mantenere il successo virologico nel tempo.
“Milano è la capitale della ricerca ma purtroppo anche la capitale dove si registrano il maggior numero di nuove infezioni, più di 400 nell’ultimo anno”. L’obiettivo, secondo Antonella Castagna, docente di malattie infettive dell’Università San Raffaele di Milano e presidente Icar, “è quello di ridurre il numero di nuove infezioni, frenare l’epidemia”, precisando che “stiamo aderendo al progetto europeo delle Fast Track Cities initiative (Ftci), che include Milano e al quale si sta aggiungendo Bergamo”. Il target di Ftci quello “di ridurre a zero il numero delle nuove infezioni”.
https://www.youtube.com/watch?v=eYj-Bb6Spa4&feature=youtu.be
In Italia l’infezione da HIV non cala: 3.443 nuove diagnosi registrate nel 2017 (dati COA, Centro Operativo AIDS), pari al 5,7 nuovi casi ogni 100mila residenti, con un andamento pressoché stabile dal 2015. L’incidenza maggiore di infezione è nella fascia di età 25-29 anni. La maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti
Le nuove terapie per contrastare l’AIDS stanno mutando drasticamente le caratteristiche del contagio. Chi fa un uso corretto e regolare delle cure antiretrovirali necessarie, infatti, ha un rischio di trasmettere l’infezione da HIV pari a zero.
Ciò non implica che si possa abbassare la guardia, anche perché queste terapie non proteggono da altre malattie sessualmente trasmissibili; tuttavia diventa possibile superare lo stigma e affrontare con paradigmi nuovi il tema della prevenzione dell’infezione e dello stop dell’epidemia.
https://youtu.be/DigHOKjzFlg
“E’ una notizia sensazionale e rivoluzionaria” quella che emerge dai risultati dello Studio Partner, che dimostrano come i pazienti sieropositivi in terapia antiretrovirale non trasmettono il virus. A parlare è Antonella d’Arminio Monforte, docente e infettivologa, uno dei quattro presidenti del congresso Icar 2019 e direttore della struttura di Malattie infettive dell’Asst Santi Paolo e Carlo.
L’associazione “Patto Trasversale per la Scienza”, nata da un appello dei professori Roberto Burioni e Guido Silvestri, è apolitica, apartitica e senza finalità di lucro. Ha l’obiettivo di promuovere e diffondere la scienza, il metodo scientifico e la cultura della scienza in Italia.
L’associazione si rivolge in maniera trasversale a tutti gli attori sociali e politici (scuole, media, magistratura, politica, associazioni, istituzioni) per promuovere e proteggere la scienza e il metodo scientifico, per tutelare il diritto di ogni italiano di essere formato, informato, curato, assistito e governato nel rispetto della scienza e delle evidenze scientifiche.
https://youtu.be/iIYLKOVOGck
Oltre all’equazione U=U, simbolo di un forte ‘stop’ dato alla diffusione dell’epidemia di Aids, “la novità maggiore del Congresso Icar 2019”, l’evento medico-scientifico in corso a Milano, “emergono anche novità legate alle terapie” a vantaggio della vita dei sieropositivi. Lo evidenzia Giuliano Rizzardini, direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano, parlando a margine del Congresso Icar 2019.
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