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Gravina, Lotito e i diritti tv: il caso del presunto “dossieraggio” finisce nel pallone

La Procura di Roma ipotizza un complicatissimo giro di denaro che riguarderebbe il Presidente della Figc

Pubblicato:05-03-2024 10:45
Ultimo aggiornamento:05-03-2024 10:49
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Gabriele Gravina
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ROMA – Il caso “dossieraggio” – anche se per ora tecnicamente di dossieraggio vero e proprio non si parla – potrebbe avere una rilevanza giudiziaria per il presidente della FIGC, Gabriel Gravina. Potrebbe esserci un filone di indagini che riguarda l’intricata vicenda della vendita dei diritti tv della Lega Pro, con qualche legame – ancora tutto approfondire – sulla cessione della Salernitana che da Claudio Lotito è poi finita all’imprenditore Danilo Iervolino.

Il presunto dossieraggio ai danni di Gravina – ricostruisce Repubblica – comincia nella primavera del 2022, quando Laudati chiama Striano e lo mette in contatto, dicono i pm di Perugia, con Emanuele Floridi, manager che si occupa di crisi aziendali vicino al presidente della Lazio Claudio Lotito. Floridi, accompagnato dal ds della Lazio Mariano Fabiani, si presenta dal finanziere il 9, 17 e il 24 maggio del 2022. E poi il 17 giugno. Al centro di quelle quattro conversazioni ci sono diritti tv del calcio e la collezioni di preziosi libri d’epoca di Gravina (alcuni risalgono all’Ottocento), che ha venduto ai tempi in cui era presidente della Lega Pro (2015-2018).

Al centro degli interrogativi della magistratura ci sarebbe una transazione del 2018 tra la Lega Pro, allora presieduta da Gravina, e la Isg, società specializzata in piattaforme digitali, per i diritti televisivi. L’ipotesi – solo di questo si tratta, per ora – è che il denaro (dai 250 mila al milione di euro) sarebbe tornato a Gravina come contropartita dell’appalto, grazie ad una vendita mai conclusa per la collezione di libri. La Procura di Roma comunque non ha ancora iscritto formalmente Gravina o altri nel registro degli indagati.


I SOSPETTI SU LOTITO

Il sospetti – scrive invece La Stampa – è che dietro al presunto dossieraggio contro Gravina ci fosse il presidente della Lazio Claudio Lotito. “Il motivo? La vendita della Salernitana da parte di Lotito (caldeggiata da Gravina come impone il regolamento che vieta di essere proprietari di due club in serie A) e la vendita dei diritti tv della Lega Pro di cui Gravina era presidente”.

RONZULLI: “NO A DIFESE CORPORATIVE”

“Siamo e restiamo garantisti, a favore dell’autonomia e indipendenza della magistratura e tenaci difensori della libertà di stampa. Ma – commenta la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli – siamo anche contro ogni genere di difesa corporativa, che sia da parte dei magistrati o dei giornalisti, per giustificare atti gravissimi. Quanto sta emergendo dall’inchiesta sull’attività di dossieraggio illecito nei confronti di esponenti politici, personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, è francamente inquietante e su questo è assolutamente doveroso fare piena luce e accertare eventuali responsabilità. Ma deve essere chiaro a tutti che in questa vicenda siamo ben oltre l’esercizio del potere di indagine e della libertà di stampa. Nessuno vuole colpevolizzare tutti i magistrati e tutti i giornalisti. Attenzione, però, perché per le colpe di pochi rischiano di rimetterci tutti. Dovrebbe quindi essere interesse dei rispettivi ordini pretendere che sia fatta chiarezza sul comportamento dei loro iscritti, perché sarebbe inaccettabile l’eventuale abuso del proprio ruolo per infangare l’onorabilità di intere professionalità”.

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