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Scontro a Milano sulla via dedicata a Bettino Craxi

Il M5s: "È soltanto un condannato per corruzione", ira di Mariastella Gelmini

Pubblicato:04-02-2020 08:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:56
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MILANO – Duro scontro tra il M5s milanese e Forza Italia durante il dibattito che ha coinvolto il Consiglio comunale sulla possibile intitolazione di una via all’ex leader Psi Bettino Craxi. Se per il consigliere di Milano in Comune Basilio Rizzo la proposta è irricevibile perché “non possiamo adottarlo come modello per la città”, per il consigliere M5s Gianluca Corrado, è soltanto un condannato per corruzione che “ha movimentato 150 miliardi di lire a titolo personale”. A queste parole, Mariastella Gelmini (Fi) abbandona l’aula urlando al consigliere pentastellato di “sciacquarsi la bocca quando parla di Craxi”. Il Pd, per voce del capogruppo Filippo Barberis si dice contrario a dedicargli una via ma disponibile a rimandare alla giunta di dedicare all’ex leader Psi “altri segni più sobri e meno divisivi”. Insomma, “sarebbe importante affrontare questo dibattito senza schiacciarsi su votazioni strumentalizzabili”. A detta del Pd Craxi “era divisiva già prima delle vicende giudiziarie” dice Barberis, e “al netto del personaggio è stato condannato da inchieste che “hanno segnato la fine non solo sua ma di un sistema politico”. Insomma, “Craxi ancor oggi è condannato a vivere questa controversia”, afferma il capogruppo dem, una controversia tra la sua parte più luminosa e quella più oscura.

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IL SINDACO SALA: “GESTIONE PD DISCUTIBILE”

“A proposito di Craxi. Constato che proprio non si riesce a dibattere con sufficiente serenità della figura del leader socialista. Il mio invito a discuterne in Consiglio Comunale è finito nel nulla (nella mia comprovata lealtà verso il PD mi permetto di dire che questa volta la gestione è stata veramente discutibile). Per cui adesso si pretende che io decida. Cosa poi? Se intitolargli una via? Se apporre una targa sulla casa dove abitò? È tutta qui la riflessione?”, è la riflessione del sindaco di Milano Beppe Sala, pubblicata su facebook.


“Io continuo a pensare che non ce la si possa cavare così. Di Craxi ricordo atti coraggiosi, soprattutto in politica internazionale, ma anche il sistema di tangenti da lui (e non solo, ovviamente) alimentato in quegli anni. E a fronte di un periodo come quello, che condiziona ancora oggi la nostra comunità, la vogliamo risolvere con una via o una targa? Io non credo sia giusto”, conclude Sala.

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