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Gaza? Israele? A scuola tanti studenti fanno domande, arriva un mini corso per i prof

L'istituto storico Parri di Bologna organizza un breve corso di aggiornamento per i docenti alla luce dei crescenti interrogativi degli studenti su quanto sta succedendo in Medio Oriente

Pubblicato:03-11-2023 15:38
Ultimo aggiornamento:03-11-2023 15:38
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BOLOGNA – Nelle scuole si moltiplicano le domande degli studenti sul conflitto in corso in Medio Oriente. Domande complesse, a cui spesso anche gli stessi insegnanti fanno fatica a rispondere. Per questo l’Istituto storico Parri di Bologna ha pensato di mettere in piedi un breve corso di aggiornamento per i docenti, in modo da facilitare il loro compito e, di conseguenza, aiutare i ragazzi a maturare uno spirito critico. È una delle novità all’interno del piano 2023-2024 delle attività didattiche offerte dal Parri alle scuole di Bologna e non solo, sviluppato in collaborazione con l’Usr e presentato questa mattina nella sede dell’Istituto. Sul conflitto israelo-palestinese, spiega la direttrice del Parri, Agnese Portincasa, “stiamo approntando un dossier di fonti dedicato ai docenti e vorremmo organizzare un incontro di formazione per aiutarli a gestire le domande complesse che arrivano dagli studenti. Non ci occupiamo del conflitto in corso, ma ne possiamo approfondire le ragioni storiche“.

“CAPIRE I CONTESTI STORICI PER LEGGERE IL PRESENTE”

Secondo Virginio Merola, presidente del Parri, “è importante capire i contesti storici per avere un’autonomia informata grazie a cui valutare i fatti. Fare storia significa avere strumenti per leggere il presente e fare educazione civica significa avere consapevolezza storica. Le due cose sono intrecciate e lo vediamo nei disastri del presente”.
Allo stesso modo, continua Merola, “è bene difendersi dalle fake news e dalla deriva del dibattito pubblico a cui stiamo assistendo: schieramenti opposti che non si parlano. La storia può aiutarci a trovare un equilibrio”.

QUASI 300 ATTIVITÀ NELLE SCUOLE PER 10.000 STUDENTI

Per questo anno scolastico sono in tutto 295 le attività del Parri prenotate dalle scuole, per oltre 10.000 studenti coinvolti (il doppio rispetto all’anno scorso). “C’è una domanda crescente di storia– sottolinea Merola- quella dell’Istituto è un’attività molto utile e con un forte riscontro”. I docenti, conferma Portincasa, “si fidano delle nostre attività e ce le richiedono, perché hanno successo con gli studenti”. I percorsi proposti dal Parri riguardano in particolare la storia del ‘900 (soprattutto la seconda metà), gli 80 anni della Resistenza e i temi legati al digitale e alle fake news.


QUALI SONO GLI ARGOMENTI PIÙ RICHIESTI DAGLI STUDENTI

Le attività più richieste dalle scuole al Parri riguardano soprattutto la storia del ‘900 (soprattutto la seconda metà) e l’80esimo anniversario della Resistenza. Cresce però anche la richiesta di percorsi sul fenomeno migratorio (40 domande) e quelle che riguardano le attività su terrorismo e mafia (piazza Fontana, caso Moro, stragi di Cosa Nostra), realizzate con le modalità dello storytelling. Richiesti anche i percorsi sulle leggi razziali, il Muro di Berlino, la guerra in Vietnam e nell’ex Jugoslavia, e il genocidio in Rwanda, proposto quest’anno per la prima volta. A febbraio, infine, il Parri pubblicherà un podcast in 20 puntate dedicato agli studenti sulla storia del ‘900, utile in particolare in preparazione all’esame di Stato.

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