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Museo sul fascismo, sindaca Raggi blocca la mozione del M5s: “Roma città antifascista”

A presentarla sono stati i consiglieri capitolini del Movimento Cinquestelle Gemma Guerrini, Andrea Coia e Massimo Simonelli

Pubblicato:03-08-2020 10:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:43

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ROMA – La sindaca di Roma, Virginia Raggi blocca la mozione presentata da parte del gruppo del M5S in Assemblea capitolina per l’istituzione di un museo sul fascismo nella Capitale. “Roma e’ una citta’ antifascista, nessun fraintendimento in merito”, ha dichiarato la prima cittadina.

L’IDEA DEI CONSIGLIERI PENTASTELLATI

Un ‘Grande museo sul fascismo’ per contrastare il fascismo. È questa l’idea, tradotta in una mozione, dei consiglieri capitolini pentastellati Gemma Guerrini, Andrea Coia e Massimo Simonelli. L’atto impegna sindaca e Giunta “alla realizzazione di un grande museo sul fascismo di tipo storico didattico, collegato a un centro studi di alto livello scientifico per raccontare tutti gli aspetti del regime fascista in maniera esplicativa- si legge nel documento- utilizzando anche le nuove tecnologie digitali, che funga da polo attrattore per le scolaresche di ogni ordine e grado d’Italia e d’Europa, di curiosi, di appassionati, ma anche di turisti da tutto il mondo che abbia il valore catartico al pari delle altre consimili realta’ museali gia’ presenti in altri Paesi europei”.

I consiglieri chiedono anche di “considerare la possibilita’ come luogo di realizzazione del museo del film sul fascismo uno dei siti di archeologia industriale di Roma”. Un documento che, dunque, chiede la realizzazione di un Museo sul fascismo con l’obiettivo di scatenare un effetto ‘catartico’, visto che “neofascisti in cerca di visibilita’, che anche recentemente con la loro vergognosa violenza hanno offeso Roma e suoi cittadini, le forze dell’ordine e la libera stampa, pur rappresentando solo se stessi, sotto purtuttavia portatori di un virus che va contrastato con mezzi potenti adeguati“. E allora perche’ non farlo con un museo, cosi’ come secondo i pentastellati e’ stato fatto in altri Paesi europei, dove “e’ stata realizzata una importante operazione culturale di analisi critica del periodo del nazismo e del fascismo e della guerra fredda che hanno portato alla realizzazione di centri intitolati a quelle esperienze visitati da migliaia di persone provenienti da tutta Europa”. Tra gli esempi citati, a Berlino la ‘Topografia del terrore’ e il ‘Centro della memoria e della Resistenza tedesca’, a Norimberga il ‘Centro documentazione’, ad Amsterdam il ‘Museo Anna Frank’.


PD: “MAI UN MUSEO SUL FASCISMO A ROMA”

Non permetteremo che Roma medaglia d’oro per la Resistenza ospiti un museo del fascismo: l’unica memoria che la Capitale deve continuare a coltivare per combattere la violenza e l’odio dei nostri giorni e’ quella degli orrori che il fascismo ha arrecato alla nostra citta’ attraverso la valorizzazione di tutti i luoghi che illuminano il ricordo delle pagine piu’ nere della nostra storia come il Museo di Via Tasso, le Fosse Ardeatine la casa della memoria e il museo della Shoah che deve aprire il prima possibile a Villa Torlonia. Insieme a tutti i nostri eletti, ci batteremo in ogni sede per chiedere il ritiro della mozione presentata e chiedere a tutte le forze politiche in Campidoglio di raddoppiare gli sforzi per promuovere e sostenere insieme tutti i luoghi della nostra citta’ che custodiscono e tramandano i valori dell’antifascismo e la memoria della Shoah e della Resistenza: luoghi che evidentemente i firmatari di questa mozione non conoscono”. Cosi’ su Facebook Andrea Casu, segretario Pd Roma, e Giulio Pelonzi, capogruppo Pd Campidoglio.

ALLARME ANPI: PROPONENTI RITIRINO MOZIONE MUSEO SUL FASCISMO

“Apprendiamo, dai mezzi di informazione, che e’ in programma la discussione in Consiglio comunale della mozione che si propone di far nascere a Roma, in uno dei siti d’archeologia industriale, un Museo sul fascismo, collegato a un centro studi che utilizzi anche le nuove tecnologie, aperto a un vasto pubblico. Dopo aver letto la mozione siamo allarmati. Non si prevede esplicitamente un museo sui crimini del fascismo, sull’esempio di quanto realizzato in Germania, ma semplicemente sul fascismo. Immaginiamo quanti non vedano l’ora di poter dimostrare che il fascismo ha fatto anche cose buone. Nella mozione si fa inoltre riferimento sia al nazismo che alla guerra fredda e si arriva a citare il museo in Ungheria che a Budapest, oscenamente, accomuna nazisti e comunisti”. È quanto si legge in una nota di Anpi provinciale di Roma – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Aned Roma – Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti, Anppia Roma – Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, Fiap Roma e Lazio – Federazione Italiana Associazioni Partigiane, Irisfar – Istituto Romano per la Storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza, Anei Roma – Associazione Nazionale ex Internati Nei Lager Nazisti, Ancp Roma e Lazio – Associazione Nazionale Partigiani Cristiani e Circolo Gianni Bosio. “Tutto cio’- si legge ancora nel comunicato- viene previsto per un Museo che verra’ realizzato e gestito dalla prossima consiliatura capitolina, sui cui valori antifascisti nulla possiamo oggi prevedere, quando nel nostro paese non ci si vergogna piu’ di citare Mussolini e dove il fascismo si esprime addirittura formando partiti che esplicitamente ad esso fanno riferimento e che tardano ad essere sciolti. Manifestiamo pertanto la nostra piu’ viva contrarieta’ all’approvazione di simile mozione e invitiamo i proponenti a ritirarla”

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