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Con progetto Skialp@gsb vince la sostenibilità ambientale

La Valle d'Aosta punta ad un turismo basato su scale territoriali piccole, con un approccio di scoperta dei territori basato sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica

Pubblicato:03-07-2022 11:59
Ultimo aggiornamento:07-07-2022 09:00
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(DIRE – Notiziario Turismo e Sport) Saint-Rhémy-en-Bosses (Aosta), 3 lug. – “Diversificare l’offerta valorizzando attività alternative e sostenibili”. Lo ha detto Alberto Ciabattoni, sindaco di Saint-Rhémy-en-Bosses, intervenendo al convegno “Skialp Gran San Bernardo: nuovi orizzonti per il turismo”, organizzato all’ospizio del Gran San Bernardo nell’ambito del progetto Interreg Skialp@Gsb, finanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale, nell’ambito del Programma Interreg Italia-Svizzera. L’obiettivo del progetto è di promuovere “un turismo basato su scale territoriali piccole, con un approccio di scoperta dei territori basato sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica: il progetto Skialp@Gsb ha offerto ai nostri territori una grande occasione per ripartire in questo senso con una nuova rinascita”.

Ciabattoni ha ricordato che a luglio sarà posizionato il bivacco al Col Fourchon, che sarà intitolato alla memoria di due grandi appassionati di scialpinismo e di freeride, Alfredo Canavari e Alessandro Letey, che hanno perso la vita in un incidente in montagna nella primavera 2021. “Con questo progetto, il nostro Comune ha voluto promuovere lo scialpinismo e il conseguente sviluppo territoriale- ha aggiunto il sindaco- candidandosi a diventare un polo di riferimento per gli scialpinisti, che qui possono trovare fantastici itinerari accompagnati da servizi e strutture adatte alle loro esigenze”.

“Crediamo nella cooperazione territoriale- ha sottolineato l’assessore agli Affari europei della Regione Valle d’Aosta, Luciano Caveri- e siamo pronti a continuare la collaborazione tra Valle d’Aosta e Valais. Il grande territorio alpino offre allo sci di discesa e allo scialpinismo la possibilità di convivere, creando nuove opportunità di sviluppo per i territori. E proprio la promozione dello scialpinismo, insieme alla telemedicina e alla scuola di montagna, è uno dei punti che abbiamo inserito nel programma di ripartizione dei fondi per la montagna”.


L’evento conclusivo del progetto è stata occasione di confronto con altre realtà italiane e internazionali che hanno sviluppato nuove forme di turismo. “L’esperienza della val Maira- ha raccontato il presidente dell’Uncem Piemonte, Roberto Colombero, già presidente dell’Unione montana Valle Maira- è nata 25 anni fa dall’intuizione di due turisti austriaci: in prima battuta si è trattato di un turismo estivo, legato ai percorsi occitani a piedi, che hanno attirato nella nostra valle soprattutto turisti stranieri. In seguito, a completare l’offerta, è arrivato lo scialpinismo che ha consentito di sviluppare ulteriormente questo tipo di turismo, che oggi, anche grazie agli investimenti degli abitanti, fa registrare numeri davvero importanti”.

“Nei prossimi anni- ha evidenziato il presidente nazionale dell’Uncem, Marco Bussone- non si potrà continuare a investire ovunque sullo sci di discesa: l’offerta turistica della montagna ha bisogno di essere ripensata. La vocazione di un territorio non è legata a un’unica disciplina: la Valle d’Aosta è un ottimo esempio perché non si è focalizzata su un’offerta monotematica, ma ha saputo diversificare, dimostrando che vocazioni differenti possono convivere e portare nuovi flussi turistici”.

Nel corso del convegno, sono stati analizzati anche alcuni aspetti tecnici del progetto: introdotti da Alessandro Benati della Fondazione Montagna Sicura, Maurizio Flick, avvocato della Fondazione Courmayeur Mont-Blanc, e Valentine Roduit-Rossier, avvocata del Canton Vallese, hanno illustrato lo studio giuridico sulla promozione della pratica dello scialpinismo tra la valle del Gran San Bernardo e la località svizzera di Verbier. Alberto Giolitti, fondatore del sito gulliver.it, ha raccontato come sono stati sviluppati i contenuti sul sito e sull’app.

A chiudere l’appuntamento è stato il consigliere regionale Corrado Jordan, ideatore del progetto quando era sindaco di Saint-Rhémy-en-Bosses, che ha fatto il passaggio di testimone simbolico al presidente dell’associazione Pays du Grand-Saint-Bernard, Erik Ruffier. “Skialp@Gsb diventato a tutti gli effetti un prodotto turistico- ha spiegato Jordan- che si è integrato con il territorio e che ha trovato pronta risposta dalle imprese ricettive e commerciali, che hanno saputo cogliere l’opportunità adattando i loro servizi a questo tipo di attività. Credo che gli obiettivi ambiziosi del progetto siano stati raggiunti, ma occorre guardare verso il futuro partendo dal fatto che lo scialpinismo è una possibilità concreta di sviluppo turistico ed economico per la nostra regione: spero che l’associazione turistica nata grazie al progetto sappia cogliere quest’occasione”.

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