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Casa delle donne: “Progetti estivi avanti senza fondi, Raggi esca da silenzio”

"Abbiamo vinto il bando ma dicono che non ce lo possono assegnare. Le attività le faremo lo stesso, ma chiederemo una risposta politica a Raggi", dice la portavoce Maria Brighi

Pubblicato:03-07-2019 16:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:29

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ROMA – La Casa Internazionale delle Donne “continuerà a spiazzare” la Capitale e andrà avanti con il programma per l’estate 2019, ‘La Casa (S)piazza‘, nonostante l’invalidazione dell’assegnazione del bando Estate Romana 2019 indirizzata alle femministe da parte dell’amministrazione capitolina. Non solo. Da via della Lungara 19 fanno sapere che “sarà chiesta ufficialmente una risposta politica alla sindaca Raggi in una conferenza stampa che convocheremo per martedì 9 luglio negli spazi della Casa”. A parlare alla Dire è Maria Brighi, portavoce della Casa Internazionale delle Donne, all’indomani dell’assemblea pubblica convocata per discutere dell’ultima tappa dello scontro con la giunta Raggi.


“Pur avendo vinto Estate Romana 2019 con il progetto ‘La Casa (S)piazza’, per cui ci sono stati assegnati anche dei soldi- dichiara Brighi- alla fine ci hanno detto che il bando non poteva esserci assegnato perchè ci mancava il titolo per vincerlo, avendo avuto la revoca della Convenzione con il Comune di Roma lo scorso 3 agosto”. In realtà “la revoca del bando in forma scritta ancora non ce l’abbiamo, ma ci hanno inviato la revoca dell’agibilità a fare spettacoli, intrattenimenti, balletti, canzoni, in giardino” con la stessa motivazione che è l’annullamento della Convenzione.


“È passato un anno, abbiamo presentato la transazione a dicembre 2018, non abbiamo più avuto nessuna comunicazione- continua Brighi- La trattativa è già lì, non ci hanno mai convocate. Per questo diciamo basta riunioni, basta incontri, basta tavoli, ora ci devono dare una risposta politica“, sottolinea Brighi, contestualizzando la situazione di via della Lungara nel più generale approccio dell’amministrazione pentastellata a guida Raggi alla politica sugli spazi femministi: “È ovvio che l’assenza di politica in questa Giunta non ostacola solo noi, ma mette i bastoni fra le ruote anche alla Casa ‘Lucha y Siesta’ (a rischio chiusura perchè Atac ha messo in vendita lo stabile, ndr). È proprio un’assenza della politica sulla questione della gestione degli spazi delle donne e degli spazi in generale”.

Ma le attività estive della Casa non si fermeranno e andranno avanti anche senza fondi, perchè “i nostri non sono spettacoli, nè intrattenimenti- precisa Brighi-. Quello che noi facciamo è politica, è stare insieme, è l’attività che noi abbiamo tutto l’anno spostata in giardino. Ed è la nostra vita, il nostro modo di stare in città”.

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