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Tamponi in tenda per tutti per il giuramento di Mattarella. Show anti-moduli di Brunetta

Gli oltre mille presenti a Montecitorio devono fare il test anti-Covid. Ma la compilazione a penna dei moduli manda su tutte le furie il ministro della Pubblica Amministrazione

Pubblicato:03-02-2022 13:16
Ultimo aggiornamento:03-02-2022 19:30

brunetta ministro
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ROMA – Il giorno di Mattarella alla Camera comincia dalle 7.30 al parcheggio dell’ingresso secondario di Montecitorio. L’area ‘drive in’ dove la settimana scorsa votavano i grandi elettori positivi al Covid oggi è un’area dove deputati, senatori, delegazioni regionali e giornalisti parlamentari, gli oltre mille che accedono in aula per il Giuramento del presidente, devono obbligatoriamente sottoporsi al tampone.

A sinistra fila di tende – ‘Sale tamponi’ dette in linguaggio più istituzionale – con infermieri bardatissimi che manipolano onorevoli nasi. Sulla destra le tende delle sale d’attesa dove si aspetta il responso. E qui si chiacchiera amabilmente. Una sorta di Transatlantico da campo, il gruppo Pd è il più mattiniero, Boccia, Verdini, Morassut, Sensi, clima rilassato, il Festival di Sanremo all’ordine del giorno: Checco Zalone non è piaciuto – “Era Sanremo, non Zelig” – invece va fortissimo nel Pd la Rappresentante di lista.


Qualcuno propone di approfittare per fare un’Agorà tendata sul Milleproroghe… Finché irrompe il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Arrabbiatissimo, ha dovuto compilare i moduli a mano con penna Bic di era preistorica e per ben due volte prima di sottoporsi al tampone, procedura obbligatoria per dare generalità e consenso.

Proprio lui che, da ministro per la Pubblica amministrazione, sta facendo una battaglia perché si affermi ovunque il principio “once only”, “una volta sola”, secondo cui non devono essere chiesti ai cittadini dati e informazioni di cui la Pa è già in possesso. “Incredibile – non si dà pace Brunetta – Alla Camera dei deputati, al ministro che fa le riforme per il once only impongono questo? È inconcepibile“.

Dopo tanto faticare per la digitalizzazione, lo snellimento della macchina burocratica, sarebbe inaccettabile per qualunque cittadino, ma per i deputati, per il ministro poi… Davvero assurdo, protesta Brunetta, “siete cascati male però”, aggiunge, con il personale attonito che non si aspettava questa reazione. Riferiscono anche che abbia strappato i moduli, protesta ancora un po’ con chi gli capita a tiro, poi lascia l’Agorà tendata a passo deciso accanto alla giovane assistente. Gli onorevoli dem ascoltano in silenzio, senza replicare, e anche quando il ministro se ne va nessun commento, solo sorrisi.

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