ROMA – “L’isolamento del virus è un passo essenziale per averlo, studiarlo e per poter perfezionare i metodi diagnostici, individuare eventuali sostanze antivirali e per capire la biologia del virus e i suoi meccanismi patogenetici. È un passo cruciale”. Così Maria Rosaria Capobianchi, direttore del laboratorio di virologia dell’Istituto nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, parlando con i giornalisti prima dell’incontro con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e con l’ambasciatore cinese in Italia, S.E. Mr. Li Junhua. Hanno partecipato anche Francesca Colavita e Concetta Castilletti, le altre due ricercatrici che hanno isolato il virus responsabile dell’infezione da Coronavirus.
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“Se lo sviluppo del vaccino avverrà in collaborazione con i laboratori cinesi non lo sappiamo, vediamo cosa ci viene proposto”, dice ancora la virologa. “Dall’avere a disposizione il primo materiale da studiare al momento in cui sarà disponibile un prodotto utilizzabile passa del tempo- ha sottolineato la ricercatrice- e non è detto che questo succeda prima che la fase epidemica sia risolta”.
Ogni volta che abbiamo a che fare con un nuovo virus, secondo Capobianchi si apre “un campo importante di ricerca per trovare applicazioni nel campo del trattamento e della prevenzione. Aver isolato il virus è un passo indispensabile per fare tutto quello che ho detto, compreso il vaccino”. La scienza ha fatto “passi da gigante negli ultimi anni- ha concluso- bisognerà studiare tutte le piattaforme utilizzabili”.
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