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FOTO | VIDEO | A1, Salvini e Tomasi visitano il cantiere della galleria San Donato tra Firenze e Incisa

L'avanzamento dei lavori è arrivato al 30%

Pubblicato:02-12-2023 12:52
Ultimo aggiornamento:10-12-2023 14:53
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A1 Firenze Incisa galleria san donato
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FIRENZE – Sono oltre 250 le giacche gialle del gruppo Autostrade per l’Italia impegnate in un cantiere dove, ogni giorno, “si lavora per regalare mezzo metro di luce in più” alla nuova galleria di San Donato. Un’infrastruttura lunga 923 metri “che rappresenta l’orgoglio ingegneristico del progetto del nuovo tracciato in direzione sud della A1 tra Firenze Sud e Incisa”, si spiega dalla società. Si tratta, infatti, di una galleria naturale realizzata con una tecnica complessa, che prevede uno scavo di tipo tradizionale, già condotto per 30 metri di estensione, portato avanti contemporaneamente da entrambi gli imbocchi, con l’obiettivo di ottimizzare i tempi di esecuzione e di non limitare la piena transitabilità delle due gallerie attigue.

Il cantiere visitato in mattinata dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e dall’amministratore delegato di Autostrade, Roberto Tomasi, “opera secondo i più alti standard di sostenibilità, impiegando acciaio riciclato e garantendo la piena tutela delle acque e della fauna protetta, mediante il trasloco e il monitoraggio delle specie protette”. Per il materiale di scavo, prodotto durante la realizzazione del tunnel, “è previsto il totale reimpiego in altre attività incluse nel programma di potenziamento, azzerando dunque la percentuale di conferimento in discarica“. C’è, poi, “la massima attenzione per la tutela e la sicurezza delle persone impegnate in cantiere, grazie all’impiego della nuova centina ‘semi-automatica’, una struttura impiegata per realizzare la volta del nuovo tunnel più maneggevole e più stabile delle componenti tradizionali che, durante le fasi più delicate di movimentazione e di posa, limita gli interventi dei tecnici, grazie all’ausilio di mezzi meccanici”.

La nuova infrastruttura rientra nel programma di ampliamento alla terza corsia nel tratto dell’Autosole tra Firenze Sud-Incisa Valdarno, progetto che complessivamente riguarda 17,5 chilometri di tracciato diviso in due differenti lotti, “il cui livello di avanzamento oggi si attesta a circa il 30%. Il primo tratto di circa 6 chilometri è stato aperto al traffico nel 2021, mentre il secondo lotto, di circa 12 chilometri, comprende, oltre alla galleria San Donato, anche la realizzazione di due nuovi viadotti: il Ribuio e il Massone, per un investimento complessivo di 400 milioni. L’incontro odierno è stata l’occasione per raccontare anche l’avanzamento del programma di ammodernamento e di riqualifica della carreggiata sud del tratto originario di A1, tra Barberino e Calenzano. Dallo scorso 8 ottobre, con la demolizione dell’impalcato del primo dei sei viadotti presenti sul tratto, il viadotto Torraccia, “si è entrati nella fase centrale del programma che prevede, inoltre, l’ammodernamento delle calotte di tutte le gallerie presenti lungo il tratto” (12 fornici). Mentre è stata confermata per la metà di dicembre la demolizione, attraverso l’impiego di esplosivo, dell’impalcato del viadotto Goccioloni. Le attività di rigenerazione delle infrastrutture del tratto “sono propedeutiche al più ampio programma di riqualifica dell’intero tracciato, che ha già visto il completamento della nuova carreggiata in direzione Firenze con la realizzazione della galleria Santa Lucia, la più lunga a tre corsie mai realizzata di Europa”.


Mentre in direzione Bologna, si viaggerà su quattro corsie “grazie alla riconfigurazione dell’intero tracciato originario della A1, composto da due corsie per senso di marcia”. Per l’intero progetto, è previsto un investimento di circa 135 milioni per l’ammodernamento e ci circa 120 milioni per la riconfigurazione”. L’operatività dei cantieri visitati “testimonia l’avanzamento del piano di Aspi per il potenziamento della rete autostradale toscana che prevede un impiego di risorse pari a 6,3 miliardi, di cui sono state già eseguite opere per quasi 4 miliardi. Tra gli altri interventi previsti la realizzazione della terza corsia della A11 Firenze-Pistoia, dove sono in corso gli interventi propedeutici, e l’ampliamento della A1 tra Incisa e Valdarno”.

FIRENZE. SALVINI: IN CULLA RINASCIMENTO C’È CHI HA ALIMENTATO SCONTRO

Da qui ai prossimi anni “In Italia si confronteranno” due idee, “l’Italia del sì e quella del no. Si confronteranno, non si scontreranno e mi spiace che, nella culla del Rinascimento”, Firenze, “qualcuno alimenti lo sconto invece che il confronto”. Lo sottolinea il vicepremier e il ministro dell’Infrastrutture, Matteo Salvini, nel corso del sopralluogo. E in questa dinamica, “l’Italia del no- spiega- ha fermato per anni il tunnel Tav” a Firenze. E a Messina “sono quelli che sfilano con la maglietta ‘no ponte’, cambiandosela con quella dei no Tav: perché per loro il criterio è lo stesso, fermare lo sviluppo del Paese”.

TOMASI: IN TOSCANA COMPLETATE OPERE PER 1,3 MILIARDI

“La Toscana è uno dei territori dove è più evidente il lavoro che stiamo portando avanti per ammodernare e potenziare la rete autostradale. Qui negli ultimi due anni abbiamo completato nuove opere per un valore di 1,3 miliardi e, solo nel 2023, sono state più di un milione le ore di attività nei cantieri“. Lo sottolinea l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, nel corso del sopralluogo organizzato per fare il punto sulla realizzazione della nuova galleria San Donato. “In questi anni abbiamo lavorato per rendere sempre più moderna la rete di questa regione che costituisce lo snodo fondamentale della mobilità tra il Sud e il Nord del Paese. Il nostro obiettivo è quello di continuare a lavorare con impegno e determinazione soprattutto per adeguare gli asset all’attuale domanda di traffico. Si tratta di un’azione imprescindibile, nell’ottica della sostenibilità del viaggio e della crescita economica e sociale dei territori”. L’incontro è stata l’occasione per raccontare anche l’avanzamento del programma di ammodernamento e di riqualifica della carreggiata Sud del tratto originario di A1, tra Barberino e Calenzano. Dallo scorso 8 ottobre, con la demolizione dell’impalcato del primo dei sei viadotti presenti sul tratto, il viadotto Torraccia, si è entrati nella fase centrale del programma che prevede, inoltre, l’ammodernamento delle calotte di tutte le gallerie presenti lungo il tratto (12 fornici). Mentre è stata confermata per la metà di dicembre la demolizione, attraverso l’impiego di esplosivo, dell’impalcato del viadotto Goccioloni.

Le attività di rigenerazione delle infrastrutture del tratto sono propedeutiche al più ampio programma di riqualifica dell’intero tracciato, che ha già visto il completamento della nuova carreggiata in direzione Firenze con la realizzazione della galleria Santa Lucia, la più lunga a tre corsie mai realizzata in Europa. Mentre in direzione Bologna, si viaggerà su quattro corsie grazie alla riconfigurazione dell’intero tracciato originario della A1, composto da due corsie per senso di marcia. Per l’intero progetto è previsto un investimento complessivo di circa 380 milioni di euro, tra ammodernamento (170 milioni) e riqualifica (210 milioni).

TOMASI: RISPETTO AL 2019 TRAFFICO SU RETE CRESCIUTO DELL’1,6%

“Rispetto al 2019, l’anno di riferimento” prima del Covid, quest’anno “siamo aumentati di un 1,6% in termini di traffico. Quello che è più interessante, però, è vedere quanto il traffico pesante continui a crescere”.

“Per quel che riguarda le performance, inoltre, oggi il sistema autostrade “è uno di quelli con le prestazioni più elevate: il 99,2% degli utenti che entrano nel sistema autostradale arriva in tempo” e “questo dato dimostra quanto il sistema sia importante per la sostenibilità economica del Paese”. Di contro, “lo 0,8% subisce un ritardo superiore a 15 minuti: vuol dire che circa 20.000-30.000 persone hanno un ritardo superiore a 15 minuti. È una media e ci sono zone alcuni più critiche rispetto alle altre”. Oltre a questo, ha aggiunto, “il 40% dei nostri 110.000 cantieri l’anno, circa 300 al giorno, sono realizzati di notte. In alcune zone, dove abbiamo problemi di traffico importanti, la percentuale sale al 70%”. Secondo Tomasi, infine, “le principali autostrade, che supportano il 70% del volume di traffico complessivo del Paese, hanno bisogno di importanti interventi di ammodernamento e potenziamento”.

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