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Strage del 2 agosto 1980: Merola consegna il Nettuno d’oro ai famigliari delle vittime

Nel 41° anniversario della strage, il sindaco della città emiliana consegna l'onorificenza a Paolo Bolognesi, ricordando l'incessante impegno dell'associazione nella ricerca della verità

Pubblicato:02-08-2021 14:14
Ultimo aggiornamento:02-08-2021 14:47
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commemorazione strage 2 agosto bologna
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Di Vania Vorcelli e Andrea Sangermano
Foto e video di Davide Landi

BOLOGNA – Si apre con la consegna del Nettuno d’oro all’associazione dei familiari vittime del 2 agosto 1980 la commemorazione in Comune in ricordo della strage alla stazione di Bologna. L’onoreficenza è stata consegnata questa mattina dal sindaco Virginio Merola al presidente dell’associazione, Paolo Bolognesi. In questi 40 anni, sottolinea il sindaco, dall’associazione è venuto un “esempio operoso di impegno civico” per individuare responsabili e mandanti della strage. E proprio grazie a questo insistente lavoro da parte dei familiari delle vittime, che “non hanno mai desistito dal chiedere giustizia completa”, è in corso “un processo decisivo” sui mandanti, sottolinea Merola.

Proprio per questo, per “esprimere pieno apprezzamento per l’azione civica e democratica, in nome della verità, della giustizia e per non dimenticare- afferma il sindaco di Bologna- per confermare il grande tributo alla causa democratica e ribadire il lavoro fatto sulla memoria, con la Giunta e il Consiglio abbiamo deciso di conferire il Nettuno d’oro all’associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto 1980″. Commosso Bolognesi. “È un premio per chi ha cercato la verità per 40 anni e sta ottenendo risultati– commenta il presidente dell’associazione- oggi è sempre un giorno complicato per i familiari, tenendo conto però che la città non ha mai fatto mancare il suo appoggio. Le Istituzioni cittadine sono sempre state vicine ai familiari e questo può rendere orgogliosi i bolognesi”.


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IL NETTUNO D’ORO LASCIA “SENZA PAROLE” I FAMILIARI DELLE VITTIME

L’annuncio del sindaco di Bologna del conferimento del Nettuno d’oro all’associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 Agosto 1980, lascia “senza parole” il presidente, Paolo Bolognesi. “È eccezionalmente bello. È un premio a chi ha cercato per 40 anni verità e sta raggiungendo il risultato”, sottolinea Bolognesi nel corso della cerimonia di commemorazione a Palazzo d’Accursio.

Nettuno d'oro ai famigliari vittime strage 2 agosto bologna

Il Comune e la Regione non hanno mai fatto mancare il loro appoggio per continuare a fare questa battaglia. È un fatto che ci riempie di orgoglio avere istituzioni dalla nostra in questa battaglia”, riconosce il presidente dell’associazione dei familiari.

L’ASSOCIAZIONE FAMILIARI DELLE VITTIME: “MOMENTO DI SPERANZA”

Questo 2 Agosto si apre in un momento bello di speranza: che per i processi e i ristori sia la volta buona per arrivare in fondo”. Così il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna concludendo il suo intervento alla cerimonia che si è tenuta in Comune, al quale ha partecipato una consistente rappresentanza del governo. Oltre al ministro della Giustizia, Marta Cartabia, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e il sottosegretario Ivan Scalfarotto.

Bolognesi strage 2 agosto bologna

“Oggi abbiamo tra noi una parte importante del governo: la ministra della Giustizia, un fatto importante, il vicepresidente del Csm, David Ermini, un segno di collaborazione per risolvere i problemi della Procura generale di Bologna, che ha permesso di fare il processo sui mandanti, ma se non verrà adeguata rischiamo di non poter far procedere i processi in corso”, ripete Bolognesi. “C’è il ministro delI’Istruzione, che darà appoggio alle attività che svolgiamo nelle scuole: le attività nelle scuole saranno tutte in presenza”, assicura il presidente dell’associazione.

BOLOGNESI ALLA CITTÀ: “VOI SIETE ORO CHE RIPARA LE NOSTRE FERITE”

Sceglie una parola giapponese il presidente dell’associazione delle vittime della 2 Agosto, Paolo Bolognesi, per concludere la cerimonia di ricordo delle vittime della strage alla stazione di Bologna: Kintsugi. “Una parola che ci disse il papà dello studente giapponese morto nell’attentato, Iwao Sekiguchi. “Il papà venne da Tokyo per assistere a processi della strage e ci parlò dell’arte giapponese di riparare gli oggetti rotti con l’oro. L’oggetto rotto non torna come prima, conserva i segni della rottura, ma ne esce unico e ancora più prezioso”, racconta Bolognesi. “Simbolicamente è la capacità di non vergognarsi delle ferite subite, ma di riuscire a farne punto di forza. Kintsugi: questa è la parola che più ci descrive, la parola che più descrive la nostra città. E voi, per noi, siete ancora oggi l’oro che ripara le nostre ferite. La nostra risorsa più preziosa”, conclude.

Bolognesi strage 2 agosto bologna3

BOLOGNESI: “ADEGUARE PROCURA GENERALE O PROCESSI SI FERMANO”

“Ci sono altre indagini in corso e non è detto che non ci siano sviluppi ulteriori. Noi ci speriamo“, dice il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi, a margine della cerimonia di commemorazione dell’attentato in Stazione a Palazzo d’Accursio, dove è presente anche il ministro della Giustizia, Marta Cartabia. “Un ospite eccezionale e gradito visto i processi e le indagini in corso. Ma noi rispondiamo con le parole del sindaco Zangheri nel giorno dei funerali: ”Giudicheremo dai fatti’, e valuteremo i fatti per quello che sono”, scandisce Bolognesi. “Se non adeguano la Procura generale, la parte inquirente della Procura generale, succederà che verranno bloccate le indagini e si bloccheranno i processi.

Se dovesse avvenire, verrà un giudizio pesantissimo dai familiari e dai cittadini di Bologna. Se l’adeguano e si potrà andare avanti, anche loro avranno fatto il loro dovere”, conclude.

BOLOGNESI: “IL PROCESSO È STATO IGNORATO DALLA STAMPA NAZIONALE”

Il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime del 2 Agosto Paolo Bolognesi, dal palco di piazza Medaglie d’oro a Bologna punta il dito contro la stampa nazionale. “Il processo ai mandanti va avanti a veloci tappe nella sostanziale indifferenza della stampa nazionale: sembra quasi che la strage di Bologna sia solo un fatto bolognese“, contesta Bolognesi. “È indubbio che le implicazioni che emergono sono tali che sconvolgono”, ammette Bolognesi, certo che il processo potrà aiutare a fare chiarezza anche su altri fatti come il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro e l’omicidio del presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella.

orologio fermo stazione bologna strage 2 agosto 1980

BOLOGNESI: “GRAZIE AI PM CHE CONTINUANO IL LAVORO DI COLLEGHI EROI”

Dal palco del piazzale della Stazione di Bologna, il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto tributa il riconoscimento ai magistrati della Procura generale, eredi dei pm che hanno sacrificato la loro vita per ricostruire le trame della strategia della tensione. “Il nostro pensiero riconoscente va a coloro che hanno reso possibile i risultati faticosamente raggiunti sacrificando la vita: Vittorio Occorsio, Mario Amato, Emilio Alessandrini, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, fra gli altri”, spiega Bolognesi. “E siamo vicini e grati a chi, oggi, ha raccolto il testimone di questi magistrati eroi, onorandone la memoria con un lavoro serio e rigoroso: da Nino Di Matteo a Roberto Scarpinato ai magistrati della Procura Generale di Bologna, che continuano con determinazione le indagini per individuare tutte le responsabilità delle stragi e continuano ad indagare nell’ambito dell’indagine oggetto di avocazione fra mille nuove difficoltà”, aggiunge.

MEROLA: “DA CARTABIA UN IMPORTANTE SEGNALE DI ATTENZIONE”

Dal ministro della Giustizia Marta Cartabia è arrivato “un segnale d’attenzione molto importante” a Bologna e all’associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione del 2 agosto 1980. A dirlo è il sindaco Virginio Merola, nel suo discorso sul palco davanti alla stazione per la commemorazione. Il sindaco ringrazia Cartabia “per la sua presenza, è un segnale d’attenzione che riteniamo molto importante. La ringraziamo perché lei oggi è stata in cammino con noi, condividendo un momento che è identità della nostra comunità bolognese”. Merola ringrazia anche “il lavoro dei giudici, impegnati in questi mesi in un processo impegnativo dai ritmi serrati. Non è mai troppo tardi per cercare tutta la verità e avere così completa giustizia”. In questi 40 anni, afferma il sindaco, la comunità di Bologna “ha onorato la Medaglia d’oro al valor civile che il presidente Sandro Pertini ci assegnò nel 1981. Un anno importante perché fu anche quello che vide formarsi l’associazione”.

merola strage 2 agosto bologna

Al presidente Paolo Bolognesi, in mattinata il sindaco ha consegnato il Nettuno d’Oro proprio perché l’associazione “ha onorato con la sua attività la nostra città. Perché il vostro lavoro, la vostra tenacia, le competenze di cui vi siete circondati negli anni, hanno rappresentato un valore per Bologna e per l’Italia. Nella richiesta di giustizia, nel lavoro per la verità, avete restituito dignità alla Repubblica, così tante volte macchiata da chi, anche nel cuore dello Stato, non lo ha servito ma ha assecondato disegni eversivi. E se quest’anno stiamo celebrando questo 2 agosto nel mezzo di un importante processo per fare luce sui mandanti e i depistatori, lo dobbiamo al grande lavoro dell’associazione, coadiuvato da legali capaci e competenti”.

Merola celebra così ancora una volta l’impegno dei familiari delle vittime, una “forza che non avete mai smesso di avere nel chiedere nuove indagini, anche quando tutto sembrava remare contro. Una tenacia rispettosa ma risoluta. Non avete mai arretrato e tutti noi dobbiamo esservi grati di questo perché la vostra attività ha rafforzato la democrazia come ha sottolineato l’anno scorso il nostro presidente Sergio Mattarella”.

commemorazione strage 2 agosto bologna2

Nel suo discorso, il sindaco ricorda poi i sampietrini della memoria, le targhette con i nomi delle vittime incastonate nella strada da piazza del Nettuno alla stazione. “Il nostro compito è che non vengano dimenticati- dice Merola riferendosi ai nomi delle vittime- compito nostro e delle future generazioni. La memoria è un processo collettivo e va custodita aggiungendo con costanza elementi che la tengano viva”. Questa installazione permanente, realizzata in collaborazione con Cantiere Bologna, Sardine e Cucine Popolari, è dunque un ennesimo esempio di “impegno civico con le Istituzioni sempre al fianco di chi ha subito lutti e lottato senza mai fermarsi per affermare verità e giustizia”, rivendica Merola.

IL CONGEDO DEL SINDACO: “IL MIO IMPEGNO CIVICO CONTINUERÀ”

Mi congedo da questo palco ma non dall’impegno civico. Quello me lo avete insegnato voi e durerà tutta la vita“. Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola, chiude il suo discorso dal palco in piazza Medaglie d’oro, davanti alla stazione. Il suo ultimo discorso da primo cittadino alla commemorazione in ricordo delle vittime della strage del 2 agosto 1980. Il rinvio delle elezioni a ottobre a causa del Covid, infatti, ha regalato la possibilità a Merola di fare la sua 11esima cerimonia in 10 anni di mandato. È lui stesso a sottolinearlo nel suo discorso.


Dal palco in stazione “ho sempre visto una comunità straordinaria e una città speciale– dice il sindaco, con la voce rotta dalla commozione- che dà l’esempio e tiene insieme il passato e il futuro”. Quindi aggiunge: “Mi congedo da questo palco ma non dall’impegno civico. Quello me lo avete insegnato voi e durerà tutta la vita”.

BONACCINI: “PRETENDIAMO VERITÀ, NON CI ARRENDEREMO”

Non ci arrenderemo mai finché non sarà fatta piena luce sui mandanti. L’Emilia-Romagna vuole e pretende tutta la verità”. Lo scandisce il governatore Stefano Bonaccini, questa mattina in Comune a Bologna per la commemorazione in ricordo delle vittime della strage alla stazione del 2 agosto 1980. “Gli anni passano, non certo il dolore e il bisogno di piena verità”, afferma Bonaccini, che sottolinea come dal processo ai mandanti vengono “nuove speranze”.

Stefano Bonaccini strage 2 agosto bologna

Una ricerca della verità che “non è mai venuta meno” grazie all’impegno dei familiari delle vittime, dai quali viene “una lezione di civismo e partecipazione” e ai quali “saremo sempre al fianco”, assicura Bonaccini. E aggiunge: “A nome di tutta la comunità regionale abbraccio loro e il presidente Paolo Bolognesi, e rinnovo il suo appello all’Esecutivo nazionale perché venga garantita ogni misura organizzativa e di rafforzamento della magistratura inquirente, per permettere alla Procura Generale di Bologna proseguire le indagini in corso e seguire fattivamente i processi fino alla loro conclusione”.

ZUPPI: “SENZA GIUSTIZIA LA CICATRICE RESTERÀ APERTA”

Se non si farà giustizia la “cicatrice” della strage alla stazione di Bologna “resterà aperta”. È l’ammonimento del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo della città, questa mattina in Comune per la commemorazione in ricordo delle vittime del 2 agosto 1980. “È una cicatrice aperta non solo per Bologna, ma per tutto il Paese- afferma Zuppi, a margine della cerimonia a Palazzo d’Accursio- non è solo la nostra storia, ma il nostro presente. E se non si riesce a ottenere giustizia, è una cicatrice che resterà aperta”.

Zuppi considera poi “importante” l’impegno assunto a nome del Governo dal ministro della Giustizia, Marta Cartabia. “Ed è anche la conferma che sulle trame del male si risponde sempre e solo insieme, con tanta insistenza da parte di tutti”, sostiene il cardinale.

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