ROMA – Danni per quasi 86 milioni di euro a Pescara dopo la grandinata e gli eventi meteorologici che il 10 luglio scorso hanno letteralmente stravolto la costa abruzzese. Di questi, oltre 73mila riguardano privati e aziende, il resto riguarda danni al patrimonio pubblico. A fare il punto della situazione è stato oggi l’assessore comunale alla Protezione Civile Eugenio Seccia. Sono state 1.969 le chiamate fatte ai numeri di emergenza, 11.600 le domande di rimborso arrivate al Comune di Pescara. Il numero più alto è quello dei danni registrati alle abitazioni private, con una stima che supera i 49 milioni e 500mila euro. L’assessore ha spiegato, quindi, che tutta la documentazione è stata già trasmessa alla Regione Abruzzo che ha chiesto lo stato di calamità al Governo sul quale, spiega Seccia spegnendo le polemiche, “non abbiamo elementi per dire che non sarà riconosciuto al contrario di quanto affermato su alcuni giornali”. Insomma, non resta che attendere la fine dell’iter burocratico e avere una risposta dallo Stato per sapere quali danni rientreranno nei rimborsi che dovranno poi essere erogati. “Già la prossima settimana- dice Seccia all’Agenzia Dire- ci attiveremo per capire come stanno procedendo le cose”. Resta il dubbio per le automobili, se chi ha dovuto cambiare vetri e sistemare carrozzerie riavrà indietro il denaro speso.
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VIDEO | Pescara, la grandinata record causa 86 milioni di danni

- Alessandra Farias
- a.farias@agenziadire.com
- 2 Agosto 2019
- Abruzzo, Territori
Seccia (Fi): "Attendiamo risposte dal governo per stato di calamita'"
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