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“Razza bianca europea a rischio estinzione”: a Genova è bufera su Scajola

L'assessore si difende: "Le opposizioni si attaccano a parole che ovviamente sono state interpretate ad arte"

Pubblicato:02-04-2024 18:34
Ultimo aggiornamento:04-04-2024 11:28

marco scajola imago
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GENOVA – C’è voluto qualche giorno per il Var, ma ora la polemica monta feroce su una frase pronunciata, la settimana scorsa in consiglio regionale, dall’assessore all’Edilizia della Liguria, Marco Scajola. Intervenendo per dare il parere della giunta riguardo a una mozione sulla carenza di alloggi per gli affitti a lungo termine, Scajola, nel corso del suo ragionamento sui costi che le famiglie più numerose devono sostenere, ha detto: “Andiamo veramente al rischio estinzione, come dicono molti esperti, che dicono che la cosiddetta razza bianca europea è a rischio estinzione. E lo sarà molto probabilmente. Perché mancano, secondo me, e dobbiamo incentivarle, politiche nazionali più forti”. La frase era passata quasi inosservata. Il capogruppo del Pd, Luca Garibaldi, aveva provato a chiederne immediatamente conto in aula, in mezzo a un’altra interrogazione, ma Scajola aveva respinto le accuse, affermando che il dem aveva frainteso.

Capitolo chiuso? Non proprio. Perché ora arriva il video e la polemica è nuovamente servita. “Le parole sono importanti- attaccano all’Agenzia Dire tutti i capigruppo di minoranza- le affermazioni di Scajola sono inaccettabili, con toni e modalità che scimmiottano teorie di sostituzione etnica e solleticano contrapposizioni inutili rispetto a un tema fondamentale come quello del sostegno alle famiglie e di contrasto alla denatalità, con politiche mai attuate”. Le opposizioni rilevano che “un tempo ci si dimetteva per molto meno, ora non si chiede neppure scusa. Scajola, prima ha negato di aver detto quello che ha detto e, dopo una settimana, non è riuscito neppure a correggere il tiro. Se non riesce a farlo lui, almeno lo faccia Toti, visto che è insostenibile sentire parlare in aula del consiglio di ‘razza bianca’”.

Ma non finisce qui. Durissima la presa di posizione di Garibaldi. “O Scajola non sa il valore di quello che dice, ed è un problema, oppure lo sa, ed è ancora peggio. Che un assessore parli di ‘razza bianca europea in estinzione’ in un’aula del consiglio è inaccettabile e dovrebbe correre un brivido su quello che significa e sugli immaginari da sostituzione etnica di cui parla la destra di Orban e che evidentemente Scajola vuole solleticare. Salvo poi negare di averlo detto”. Per il dem, inoltre, “Scajola aggiunge una nuova declinazione a quella per cui la sua famiglia è nota: quella del suprematista bianco a sua insaputa“.


A ruota il pentastellato Fabio Tosi: “Siamo passati dal timore della ‘sostituzione etnica’ di Lollobrigida al rischio dell’’estinzione della razza bianca’ dell’assessore Scajola. L’ha detto davvero e lo ha fatto in aula. Ormai, la deriva è tangibile: la destra e il pensiero xenofobo stanno portando le lancette di questo Paese indietro di decenni. Qualcuno dica a Scajola che concetti come ‘razza bianca’ non sono accettabili in un consiglio regionale, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini liguri e non solo chi accetta supinamente una visione retrograda della società”.

Per l’esponente di Azione, Pippo Rossetti, “il linguaggio è sintomatico di un approccio culturale. La cultura razzialista dei due secoli precedenti non ha portato grandi fortune all’umanità e rievocarle in un’aula elettiva non è un bel sentire. L’obsoleto concetto di Europoide richiama anche popoli africani e medio-orientali, ma se il collega lo sapesse avrebbe usato altre espressioni”.

Selena Candia della Lista Sansa aggiunge che “l’assessore Scajola sdogana pericolose teorie sulla supremazia bianca, che sono inaccettabili. Visto il precedente analogo del ministro Lollobrigida sulla ‘sostituzione etnica’, le dichiarazioni di Scajola sembrano parte di uno schema ideologico ben definito della destra che governa e non uno scivolone linguistico“. Per Candia, “fa specie che queste dichiarazioni siano state fatte dall’assessore di una regione anzianissima, come la Liguria, in cui nulla si sta facendo per sostenere realmente i giovani e le famiglie”.

A chiudere, Gianni Pastorino di Linea condivisa: “Ho trovato le parole dell’assessore Scajola completamente fuori luogo. Toti ha sempre detto di far parte di uno schieramento moderato: evidentemente, alcuni dei suoi assessori hanno deciso di affrontare alcune tematiche con espressioni che rimandano alla sostituzione etnica. Peraltro, negandole dopo averle dette”.

SCAJOLA: “LE MIE PAROLE INTERPRETATE AD ARTE DA CALUNNIATORI”

“È evidente che, non potendo contestare i fatti, le azioni portate avanti da questa giunta, le opposizioni si attaccano a parole che ovviamente sono state interpretate ad arte e che volevano semplicemente esprimere un concetto più ampio, cioè che la nostra società mette al mondo, purtroppo, sempre meno figli: e questo è un problema reale, concreto, non solo per il presente, ma soprattutto per il futuro di tutti noi e del nostro Paese”. Così, all’Agenzia Dire, l’assessore all’Edilizia della Regione Liguria, Marco Scajola, rispondendo alle opposizioni che lo hanno attaccato per le parole usate in aula la settimana scorsa. “Chi mi conosce sa quanto è costante e determinato il mio operato quotidiano nei confronti del prossimo- prosegue la difesa dell’assessore- e certamente non saranno le squallide basse affermazioni di politicanti in cerca di visibilità a far venire meno il mio impegno, il mio costante lavoro per gli altri. I fatti sono sotto gli occhi di tutti e parlano da soli, se ne facciano una ragione calunniatori e mettimale”.

Per Scajola, inoltre, “le opposizioni in questa regione non sanno ormai più a cosa aggrapparsi. Comincino a lavorare seriamente e collaborino con noi per contrastare la povertà e i problemi che ogni giorno tante famiglie sono costrette ad affrontare, invece che portare avanti sterili polemiche”. Infine, conclude, “il fatto che tutti i capigruppo di minoranza spendano una settimana del loro tempo, ben pagati dai contribuenti, per costruire un tema su cui attaccarmi, la dice lunga sulla qualità del loro lavoro“.

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