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Il vescovo di Donetsk annuncia: “I russi hanno preso un terzo sacerdote”

Don Oleksandr è stato preso con la forza nella sua chiesa, davanti ai fedeli impietriti

Pubblicato:01-12-2022 20:33
Ultimo aggiornamento:01-12-2022 20:33
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ROMA – “Dopo la celebrazione della Santa Messa, sono entrati in parrocchia alcuni militari russi e dopo aver rivolto parole di disprezzo verso i cattolici, la preghiera e il loro stare insieme, hanno catturato e portato in un luogo sconosciuto don Oleksandr Bogomaz, giovane parroco di Melitopol”. Lo ha detto don Maksym Ryabukha, nuovo vescovo ausiliare dell’Esarcato arcivescovile di Donetsk, in un’intervista del Tg2000, il telegiornale di Tv2000.

È il terzo sacerdote cattolico arrestato in pochi giorni dall’esercito russo senza alcuna accusa. Don Oleksandr è stato preso con la forza nella sua chiesa, davanti ai fedeli impietriti. Don Oleksandr, secondo le ultime ricostruzioni, è stato espulso dai territori occupati e adesso si troverebbe a Zaporizhzhia. Sono ancora in carcere, invece, due sacerdoti arrestati a Berdyansk, accusati dall’esercito russo – senza alcuna prova – di aver nascosto armi nella casa religiosa dove vivevano.

“Vengono torturati- ha denunciato don Maksym- proprio perché non si riconoscono colpevoli di aver nascosto le armi nel terreno della loro casa religiosa”. Una delle ipotesi è che i militari russi stiano torturando i due sacerdoti al fine di estorcere informazioni ricevute durante il sacramento della confessione: “La coscienza di un qualsiasi prete nel mondo- ha ricordato don Maksym a Tv2000- è molto chiara sul sacramento della Confessione e sul silenzio”.


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