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Landini: “Altro che 200 euro, la tredicesima è già andata a farsi benedire”. Orlando: “Aumentare i salari”

Il leader della Cgil insiste sulla necessità di sostenere i lavoratori. Il ministro del Lavoro: "Per una legge sul salario minimo serve una maggioranza più ampia di quella Pd-M5S"

Pubblicato:01-06-2022 10:50
Ultimo aggiornamento:01-06-2022 15:31

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ROMA – “Il problema non è aumentare una tantum i salari, noi abbiamo bisogno di aumentarli strutturalmente”. Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a Radio Anch’Io, replica al governatore di Bankitalia Visco, osservando che “in questa situazione di emergenza, il bonus 200 euro è un segnale ma non è sufficiente. Con l’inflazione la tredicesima, per chi ce l’ha, è già andata a farsi benedire“.

“In questi trenta anni i salari sono diminuiti ed è aumentata la precarietà e lo sfruttamento”, ricorda Landini a Radio 1, osservando che il salario minimo “serve e bisogna garantire ai lavoratori tutti i diritti previsti dai contratti. Se vogliamo aumentare i salari – afferma il leader della Cgil – dobbiamo investire sulla qualità del lavoro e non sulla precarietà”. Rispetto alla contrattazione aziendale Landini sottolinea che “non copre più del 20-30% delle aziende, lo strumento è il contratto nazionale del lavoro che copre tutti”.

ORLANDO: “UNA TANTUM O STRUTTURALMENTE, I SALARI VANNO AUMENTATI”

A Radio Anch’io interviene pure il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che spiega: “Visco dice che la contrattazione è lo strumento principe per contenere l’inflazione, ricordo che ci sono lavoratori che non hanno contratti rinnovati quindi quello strumento indicato oggi non è utilizzato in molti dei comparti dell’economia, in particolare nell’ambito dei servizi“.


Il ministro osserva che “nel nostro Paese i salari sono cresciuti addirittura meno della produttività. Una tantum o in maniera strutturale qualche aumento deve essere riconosciuto. Poi discutiamo se renderli permanenti o legati alla fiammata inflazionistica”. E per Orlando, la possibilità di portare avanti una legge sul salario minimo non dipende dal centrosinista: “Non credo che sul salario minimo il problema sia il Pd. Il problema è trovare una maggioranza che vada oltre Pd e M5S, se fosse stata sufficiente si sarebbe fatto con il Conte bis”. Secondo il ministro, sono superabili le perplessità da parte sindacale “agganciando il salario minimo all’attività negoziale delle parti sociali” e “tenendo conto delle loro valutazioni”.

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