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Rom, Salvini nel feudo dei Casamonica: ad accoglierlo serrande sbarrate

Il ministro dell'interno Matteo Salvini oggi in visita alla villa confiscata dei Casamonica

Pubblicato:21-06-2018 16:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:17

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ROMA – Da via di Rocca Bernarda, quartiere Romanina al confine tra il comune di Roma e quello di Frascati, il 20 agosto 2015 partì l’imponente corteo funebre di Vittorio Casamonica. Sei cavalli neri, una Rolls-Royce, un elicottero che spargeva petali di rosa, una banda musicale, la municipale a far da scorta. Quasi 10 chilometri di sfilata fino alla chiesa di don Bosco per dire addio al “re di Roma”. In via di Rocca Bernarda, oggi, restano due ville ancora possedute dai Casamonica. In origine erano quattro, ma due sono state confiscate. Una è gestita ora da un’associazione che aiuta le persone autistiche; l’altra è ridotta a uno scheletro vuoto, saccheggiata e abbandonata. Doveva essere uno splendore: il grande giardino con palme e fichi, la rampa che conduce al garage sotterraneo. La dependance con camino. il viale d’ingresso in porfido (“Ma so’ venuti a stacca’ pure quello”, spiegano gli abitanti del quartiere). E’ qui che Matteo Salvini ha deciso di fare “una visita” oggi, per toccare con mano “un simbolo della nuova legalità”. Il destino della villa è già scritto: confiscata, presa in gestione dalla regione Lazio, sarà rasa al suolo e trasformata in un parco, in uno spazio polivalente. A ricordarlo ai cronisti c’è Nicola Zingaretti, che arriva sul posto alle 15.15, in netto anticipo rispetto a Salvini.

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Le ville confiscate sono una davanti all’altra. Poi ce ne sono altre due. Abitate. Oggi, però, nonostante le famiglie Casamonica siano in casa le serrande sono sbarrate. Non si vede quasi nessuno. Nel cortile di una villa la più modesta, s’intravede un carrello del supermercato. In quella accanto, Villa Sonia, tutta tinteggiata di un rosso sgargiante, c’è una piscina di una quindicina di metri. Un uomo la sta pulendo. Via di Rocca Bernarda è sorvegliata dal mattino. Ora, nel primo pomeriggio, ci sono due camionette della polizia. Una decina di carabinieri. Altrettanti poliziotti della municipale. Una ventina o quasi di agenti della Digos. “Verificheremo tutte le scorte“, dice Salvini appena scende scortato dall’auto proseguendo la sua battaglia contro Roberto Saviano. Salvini è qui perché dopo aver annunciato il censimento di tutti i rom presenti in Italia si è sentito rispondere dai Casamonica, la famiglia rom più conosciuta d’Italia probabilmente, che con loro deve “rigare dritto” perché “non può cacciarci”.


Se le serrande dei Casamonica restano chiuse, per strada si affacciano gli abitanti dei palazzi vicini. A sentire loro, il segretario della Lega è il benvenuto, anche se ha sbagliato bersaglio. “I Casamonica stanno qui da trent’anni- dice una signora con i capelli corti rossi- loro non danno alcun problema. La criminalità l’hanno portata i romeni che sono arrivati qui dieci anni fa. Se Salvini vuol fare qualcosa contro di loro è il benvenuto”. Ecco allora che mentre il ministro visita le ville confiscate dai balconi dei palazzi adiacenti si affaccia qualcuno per scattare una foto, fare un video; una signora lancia baci a Salvini. Qui dove le strade sono piene di passi carrabili e divieti di sosta fatti in casa, le ville dei Casamonica non potevano certo passare inosservate. “Vedo che hanno fatto le cose in grande stile”, dice Salvini entrando al civico numero 15.

Poi vede Villa Sonia, tirata a lucido con piscina: “Incredibile”, dice allargando le braccia. E’ marcato a uomo da un ragazzo che trasmette la visita in diretta Facebook. In questo eterno Salvini show l’immagine è tutto. Salvini che sorride accanto a Zingaretti; Salvini che si affaccia da un balcone (“Non è che poi fraintendete, vero?”); Salvini che saluta la signora da lontano; l’immancabile Salvini col pollice alzato. Quando il ministro entra e esce dalla ville accanto a lui c’è solo la telecamera dal suo uomo Facebook, i giornalisti restano fuori, anche per motivi logistici: tutti dentro diventa difficile. Alla fine, dopo i selfie di rito con gli abitanti del posto, Salvini sale in macchina diretto a Viterbo e Terni. Con lui c’è il ragazzo con telecamerina e stabilizzatore. La diretta continua.

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