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Prof Palermo sospesa, docenti Milano: “Clima pesante di censura”

Il coordinamento delle scuole milanesi per la legalità scende in campo contro la sospensione della collega di Palermo per la questione del video. Solidarietà anche da 4 presidi del Piemonte

Pubblicato:20-05-2019 15:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:29
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MILANO – La comunità scolastica nazionale continua a parlare del caso che ha coinvolto Rosa Maria Dell’Aria, la docente dell’istituto ‘Vittorio Emanuele III’ di Palermo sospesa per 15 giorni perchè non avrebbe vigilato sul lavoro dei propri alunni, che in un video hanno accostato il decreto Sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini con le leggi razziali del 1938.

A pronunciarsi con una nota ufficiale questa mattina è il coordinamento delle scuole milanesi per la legalità e la cittadinanza attiva di Milano che “esprime la propria condanna per la sospensione dell’insegnante Rosa Maria Dell’Aria, colpevole unicamente di concepire la funzione docente come una pratica di dialogo e di ricerca interattiva”.

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“Questo provvedimento- prosegue il coordinamento dei docenti- impone ai docenti di esercitare una forma di censura preventiva sul pensiero e le idee degli allievi. Siamo molto preoccupati- proseguono nella nota- per questo attacco alla libertà di insegnamento e a quei principi costituzionali di inclusione, accoglienza e attenzione alla persona umana, che costituiscono il presupposto della nostra convivenza civile, a cui vorremmo i nostri ragazzi accedessero con intelligenza e spirito critico”.

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Per tali ragioni “invitiamo tutti i docenti ad aderire alle forme di protesta e di denuncia della violazione degli articoli 21 e 33 della nostra Costituzione, proposte da più scuole; in particolare aderiamo all’appello, formulato dai docenti del Liceo Anco Marzio di Ostia, di fare una lettura pubblica degli articoli violati il 21 maggio, alle ore 11, in qualsiasi posto della scuola si trovi il docente”. I firmatari del coordinamento milanese difendono gli intenti degli studenti sostenendo che il video si inserisce all’interno del dibattito internazionale sui diritti umani; inoltre il filmato “non equipara, schematicamente, il periodo storico delle leggi razziali a quello di oggi, ma vuole creare un costante e ripetuto confronto, ponendo con forza la riflessione sui pericoli oggi esistenti, in relazione alla lesione di diritti umani universali. Il video dei ragazzi, forse con qualche ingenuità, ci avverte di stare attenti a quei sintomi che rivelano una inesorabile progressività verso la restrizione di libertà e la negazione dei diritti dell’uomo in quanto uomo e cittadino del mondo e- argomentano- ci fa riflettere sulla negazione crescente di ogni protezione da parte dello Stato dei migranti e del rifugiati (protezione prevista da trattati e convenzioni internazionali), ci mostra come certi trasferimenti forzati, come quelli del Cara di Castel Nuovo di Porto, siano molto simili a vere e proprie deportazioni, cita la proibizione di ogni soccorso umanitario in mare e la feroce criminalizzazione delle ong che cercano di salvare delle vite umane”.

La violenta repressione della collega di Palermo, quindi, non è isolata e riflette un clima pesante che ha imposto la cancellazione della positiva esperienza di integrazione di Riace e l’ingiusto esilio, imposto all’ex sindaco Mimmo Lucano, la denunzia per falso ideologico della candidata sindaca della lista civica, vicina all’ex sindaco Lucano, un contesto che vede, in Italia, ragazze denunciate per aver esposto dei semplici cartelli di critica, l’azione da parte di corpi dello Stato per impedire l’esposizione pubblica di striscioni di dissenso con la politica governativa”. 

Un provvedimento così ingiusto, come quello contro Rosa Maria dell’Aria- aggiungono- potrebbe apparire anche un semplice autogol dell’amministrazione, se non fosse che la scuola è un luogo nevralgico del libero pensare, fondato sulla memoria e sullo studio accurato del passato, sull’attenzione al presente e sulla costruzione culturale del futuro. Ed è proprio a partire dal processo educativo nella scuola che si deciderà, per una certa parte, l’attuazione e il futuro dei valori e dei doveri di solidarietà e di giustizia scritti nella nostra Costituzione. Proprio per questo- concludono- un video di ragazzi di quattordici anni può fare tanta paura”.

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“La libertà di insegnamento è un bene fondamentale in una società democratica, un bene universale e prezioso”. Partono da qui i sindacati di categoria Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua del Piemonte che, esprimendo solidarietà verso Rosa Maria Dell’Aria, la professoressa di Palermo sospesa da scuola per due settimane, invitano docenti, personale, studenti e tutta la cittadinanza a prendere parte ai presidi in programma giovedì a Cuneo, Novara, Torino e Vercelli.

Quello che è accaduto a Palermo non deve ripetersi“, scrivono i sindacati piemontesi, in riferimento alla decisione di sospendere dall’insegnamento Dell’Aria, accusata di aver permesso ai suoi studenti di paragonare le leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza. “Sottoposta a un provvedimento ingiusto e dannoso di sospensione dall’insegnamento per aver svolto il proprio lavoro” i sindacati piemontesi “si uniscono nel sostenere l’immediato ritiro della sanzione, denunciando il carattere di censura che riguarda tutti gli insegnanti, le allieve e gli allievi e la scuola nel nostro Paese”. Quando “si pongono limiti, siamo in presenza non di una cura, non di sintomi, ma di una malattia, in corso, che diventa rapidamente infettiva”, aggiungono Cgil, Cisl e Uil annunciando una serie di presidi di solidarietà giovedì. A Torino e a Vercelli, l’appuntamento è davanti alla Prefettura, rispettivamente alle 18 e alle 16; a Cuneo e Novara davanti all’Ust cittadino, alle 15.

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