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Intesa Sanpaolo punta sulla transizione energetica: 76 miliardi per le imprese

Presentato piano 'Motore Italia', firmato anche un accordo con l'Anci per la promozione delle comunità energetiche rinnovabili (Cer)

Pubblicato:19-04-2023 15:53
Ultimo aggiornamento:19-04-2023 15:53

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MILANO – Favorire i processi di autonomia energetica delle imprese italiane aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività, in un’ottica di rinnovata collaborazione tra pubblico e privato. È questo il principale obiettivo di ‘Motore Italia – Transizione Energetica’, il programma presentato oggi da Intesa Sanpaolo, che prevede un plafond da 76 miliardi di euro per investimenti ‘green’ e una serie di iniziative per incentivare gli investimenti in energia da fonti rinnovabili, con una specifica progettualità legata alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), per le quali è stato firmato un accordo con Anci, associazione nazionale comuni italiani.

Le misure messe in campo sono state illustrate oggi da Intesa Sanpaolo a Milano, nel corso di una presentazione alla quale sono intervenuti esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti istituzionali quali Alessandra Ricci, amministratore delegato Sace, Paolo Arrigoni, presidente Gse, Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci. Dopo l’inquadramento del contesto economico ed energetico del Paese da parte di Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, Anna Roscio, responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, ha illustrato nel dettaglio il nuovo piano Motore Italia Transizione Energetica. Ad Emanuele Orsini, vice presidente Confindustria, e a Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, il dialogo conclusivo sulla condivisione delle finalità e delle opportunità per il mondo imprenditoriale nell’investire in energie rinnovabili e nel contribuire alla crescita del Paese.

DA ‘MOTORE ITALIA’ 76 MILIARDI PER LE IMPRESE

Il plafond da 76 miliardi di euro per investimenti in impianti di energie rinnovabili si inserisce tra gli interventi attivati dal primo gruppo bancario italiano a supporto della transizione energetica e ambientale fissata nel PNRR, per il quale il Gruppo ha stanziato complessivamente da qui al 2026 oltre 410 miliardi di euro a supporto degli obiettivi delle Missioni del Piano, dei quali 120 per le PMI.


“Oggi- commenta Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo- insieme ai nostri partner rinnoviamo il nostro patto con il mondo delle imprese in un ambito decisivo, la transizione energetica. La collaborazione tra soggetti di natura privata e soggetti pubblici che ha già dato buoni risultati durante la pandemia deve rinsaldarsi per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, importante opportunità per Pmi e famiglie in virtù di concreti benefici economici, sociali e ambientali per interi territori. Per questo intendiamo fornire alle nostre imprese, ai privati e agli operatori del Terzo Settore, in un’ottica più ampia possibile, gli strumenti più innovativi per far cogliere le opportunità derivanti dalla transizione energetica, rafforzando le iniziative già avviate nell’ambito del PNRR, con la previsione di 410 miliardi di finanziamenti, di cui 76 dedicati alla transizione energetica, contribuendo così a generare una crescita sostenibile in linea con gli obiettivi del nostro Piano d’Impresa”.

FIRMATO ACCORDO TRA IMPRESA SANPAOLO E ANCI SU COMUNITA’ ENERGETICHE

Intesa Sanpaolo ha sottoscritto oggi con l’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani, un protocollo di collaborazione per promuovere sui territori la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili (Cer). L’accordo è stato firmato dal responsabile Divisione Banca dei Territori, Stefano Barrese, e dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, a margine della presentazione del nuovo programma di Intesa ‘Motore Italia Transizione Energetica’.

I comuni svolgono infatti un ruolo importante nella realizzazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, ponendosi come soggetti istituzionali per l’informazione e la diffusione delle Cer. Al fine di promuovere la realizzazione delle Cer, inoltre, Intesa Sanpaolo ha messo a punto un network di assistenza tecnica grazie a specifici accordi di collaborazione con partner tecnici specializzati in virtù della loro capacità realizzativa.

Le agevolazioni governative previste per le CER rientrano in un quadro normativo tuttora in attesa di via libera da parte della Commissione Europea che prevede un incentivo in tariffa valido per 20 anni sull’energia condivisa rivolto a tutto il territorio nazionale e un contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento a favore delle Cer ubicate nei comuni sotto i 5.000 abitanti, finanziato con 2,2 miliardi di fondi provenienti dal Pnrr.

DECARO: DA COMUNITA’ ENERGETICHE BENEFICI ECONOMICI E SOCIALI

“Oggi sottoscriviamo questo accordo con Intesa Sanpaolo con impegni reciproci sulle comunità energetiche. Da un lato, noi apriremo degli sportelli informativi, dall’altro Intesa aprirà una linea di credito per le PMI”, commenta il presidente dell’Anci Antonio Decaro che spiega come “i comuni hanno un ruolo articolato all’interno delle Cer, come soggetto aggregatore che mette insieme aziende, famiglie e lo stesso comune, che può essere produttore ma anche consumatore di energia all’interno della comunità energetica. Con dei vantaggi indiscutibili dal punto di vista economico, sia per la possibilità di vendere energia ma anche di tipo sociale, come il contrasto alla povertà energetica, l’aiuto alle famiglie in difficoltà e un’azione di ripopolamento dei piccoli borghi che negli anni si sono spopolati”.

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