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Dopo il Milan a La Maura, l’Inter punta Assago. Sala: “I club hanno rinunciato a rigenerare San Siro”

Oggi l'incontro tra il sindaco e Gerry Cardinale dopo l'accelerazione del club rossonero

Pubblicato:01-03-2023 14:12
Ultimo aggiornamento:01-03-2023 17:29

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MILANO – “Le squadre hanno rinunciato all’idea che possa essere rigenerato” lo stadio Meazza. “Io cercherò di aiutarle a realizzare il loro progetto, voglio solo far rispettare le regole”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala intervenendo ad un evento agli IBM Studios, parlando dei progetti di Milan e Inter per il nuovo stadio, che sembrano non contemplare la permanenza a San Siro.

INCONTRO SALA-CARDINALE SUL MILAN A LA MAURA

Recentemente è stato il club rossonero a fare la prima mossa, scoprendo le carte e dichiarando l’interesse per la zona La Maura. “Oggi pomeriggio incontrerò Gerry Cardinale per capire se veramente, come dichiara, il Milan vuole andare in maniera diretta su La Maura e quindi capire cosa fare – spiega Sala – È chiaro che io in questo momento non posso che essere in ascolto e poi verificare tecnicamente come gestire le cose. Mi pare, ripeto, che ci sia una accelerazione del Milan e voglio verificarla oggi con la proprietà”.

SALA: “ASSAGO? SPERO L’INTER POSSA RIMANERE A SAN SIRO”

“Il mio auspicio sarebbe che l’Inter, pure in una fase transitoria, possa rimanere a San Siro”, prosegue Sala commentando i rumours sulla volontà dei nerazzurri di realizzare il nuovo stadio ad Assago. “Però – aggiunge il sindaco – quello che dicevo ieri, poi qualcuno dice che è una battaglia persa del sindaco: non so perché una battaglia persa, se le squadre vogliono un nuovo stadio perché ritengono che solo con un nuovo stadio aumentano i ricavi, io non posso fare più di tanto“.


“Rimane il fatto – conclude Sala – che il Milan si è espresso con chiarezza o si esprimerà, perché non ha cancellato ancora l’ipotesi di lavorare insieme all’Inter, ma l’orientamento mi pare sia andare verso uno stadio con un progetto preciso. L’Inter non ancora, vediamo”.

SNAITECH: “LA MAURA IN VENDITA MA NON A SOCIETÀ SPORTIVE”

“Alla luce delle recenti dichiarazioni riportate su vari organi di stampa in relazione all’area su cui sorge l’Ippodromo Snai La Maura, Snaitech conferma di disporre della proprietà delle aree in oggetto. In particolare, la società ha sottoscritto un accordo preliminare di compravendita per l’area che include l’Ippodromo Snai La Maura. La vendita non è, tuttavia, perfezionata in quanto soggetta a diverse condizioni sospensive quali la realizzazione delle nuove piste e servizi per il trotto, all’interno dell’Ippodromo Snai San Siro”. Lo scrive in una nota Snaitech, dopo le ipotesi di realizzazione del nuovo stadio del Milan nell’area.

“Lo stesso accordo, che non è stato sottoscritto con una società sportiva, prevede esplicitamente l’obbligo a garantire a Snaitech un diritto permanente volto a tutelare le attività di allenamento e di svolgimento delle corse ippiche – prosegue la società – Snaitech, infatti, continua ad investire ingenti somme nella riqualificazione, ampliamento e ammodernamento delle proprie strutture sportive per la realizzazione di un ippodromo in grado di accogliere tutte le discipline equestri. Sin dal 2016, quando il progetto Snaitech ha avuto inizio, la società ha avviato un percorso di valorizzazione dell’Ippodromo Snai San Siro seguendo tre pilastri strategici: recupero e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, San Siro è l’unico impianto sportivo riconosciuto monumento nazionale; razionalizzazione e certificazione del patrimonio ambientale, in particolare il prezioso parco botanico; rilancio della componente sportiva, anima centrale di una struttura unica in Italia ed all’avanguardia in Europa”.

La nota di Snaitech conclude: “In questo ambizioso progetto, Snaitech ha collaborato con istituzioni accademiche per avvalersi delle migliori competenze, ha coinvolto partner industriali nella ricerca di soluzioni innovative, mettendo le ricchezze dell’ippodromo al centro di un piano sostenibile e sinergico con la crescita di Milano e del Paese. Anche in tal senso, Snaitech, si augura che, in caso di eventuale cessione, il futuro dell’area, soggetta a vincolo paesaggistico e destinazione sportiva, possa apportare benefici al quartiere e alla città“.

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