ROMA – La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato promossi nei confronti del Presidente del Consiglio dei ministri, del Parlamento e dell’Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di cassazione, in relazione alle richieste referendarie riguardanti la pianificazione delle attività estrattive degli idrocarburi e alla prorogabilità dei titoli abilitativi a tali attività.
“Non è stata, infatti- spiega una nota della Consulta- espressa la volontà di sollevare detti conflitti da almeno cinque dei Consigli regionali che avevano richiesto il referendum prima delle modifiche legislative sopravvenute”.
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