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“Salviamo l’università di Nuoro”: petizione online degli studenti

Raccolte più di quindicimila firme: "Vogliamo sapere cosa ne sarà del nostro futuro"

Pubblicato:12-01-2022 09:06
Ultimo aggiornamento:12-01-2022 09:06
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università nuoro
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CAGLIARI – Oltre 15.000 firme raccolte in pochi giorni. Questi i numeri della petizione online lanciata su Change.org dagli studenti dell’Università di Nuoro per chiedere alle istituzioni e ai rettori delle Università di Cagliari e di Sassari di intervenire per salvare dalla paralisi l’Ateneo nuorese, “vittima” degli effetti della legge “omnibus” della giunta regionale che ha decretato lo scioglimento dei Consorzi che gestivano l’università. A guidare l’Ateneo dovrebbe essere una Fondazione regionale nata con la stessa legge, che però ancora non è stata istituita. Risultato, dal primo gennaio le strutture del Polo universitario hanno chiuso i battenti, gettando nell’incertezza centinaia di studenti. “Che ne sarà degli studenti di Nuoro? Questa domanda attanaglia le menti di tutti noi studenti che da diverse settimane abbiamo avuto notizia delle sorti di Uninuoro solo dai mezzi stampa- si legge nell’incipit della campagna online-. A fronte di ciò, ci chiediamo che ne sarà di noi, del nostro futuro e della città di Nuoro ‘Ex Atene Sarda’, città che vedrà forse altri figli abbandonare il nido per necessità e non per scelta”.

Prosegue l’appello rivolto al presidente della Regione, Christian Solinas, all’assessore all’Istruzione, Andrea Biancareddu, al sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, e ai rettori dell’Università di Cagliari, Francesco Mola, e dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti: “In questo arco di tempo non abbiamo mai avuto notizia alcuna su come procederà il nostro percorso universitario, non abbiamo idea di quali sacrifici le nostre famiglie dovranno fare per consentirci il raggiungimento del nostro sogno comune, quello di portare a termine il percorso accademico nella sede in cui ci siamo iscritti e in cui bramiamo di essere proclamati ‘dottori'”. 

L’appello si articola poi attraverso il racconto dei percorsi universitari dei ragazzi e delle conseguenze dell’attuale paralisi sulle loro vite future: “Noi siamo i futuri infermieri che per potersi laureare al meglio hanno bisogno di stabilità e di una sede in cui lezioni, i laboratori e i tirocini si svolgano nello stesso luogo e che questo sia la città di Nuoro. Inoltre, data la centralità del polo universitario, un eventuale trasferimento nella sede di Cagliari potrebbe impedire a studenti lavoratori o studenti con famiglie di frequentare e laurearsi, in quanto questi impossibilitati a spostarsi”. E ancora, “noi siamo i futuri progettisti, gestori e valorizzatori del territorio nel quale vivete. Siamo coloro che avranno il titolo per poter rendere la nostra terra valorizzata come merita, ma allo stesso tempo, abbiamo bisogno di certezze, di una sede nella quale apprendere, e questa deve necessariamente trovarsi a Nuoro essendo un corso pensato, voluto e creato per rendere la nostra città completa”.


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