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A Taranto sedici arresti per l’inchiesta “The transporter”: usato anche pusher 14enne per vendere la droga

L'indagine è partita dall'incendio dell'auto di Mario Infante, 35enne con precedenti penali, che aveva assunto un ruolo apicale nelle attività di spaccio

Pubblicato:07-10-2021 15:25
Ultimo aggiornamento:07-10-2021 15:25
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blitz carabinieri
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BARI – A dare il via all’inchiesta ‘The transporter’, che ha portato all’arresto di 16 persone nel tarantino, è stato l’incendio dell’auto di Mario Infante, 35enne con precedenti penali di Palagiano che aveva assunto un ruolo apicale nelle attività di spaccio di droga nell’area ionica “dando fastidio ad altri spacciatori”, spiegano gli inquirenti. Con l’ordinanza firmata dal gip del tribunale di Taranto ed eseguita dai carabinieri in 13 sono finiti in carcere e tre agli arresti domiciliari: tutti sono accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio di stupefacenti e di detenzione e porto abusivo di armi da sparo.

L’attività d’indagine ha preso il nome dal modus operandi di uno degli indagati, un 27enne, specializzato nel ritiro e trasporto della droga da Taranto a Massafra. Punto di riferimento per gli investigatori sarebbe Tito Mele, 22enne di Massafra, che, grazie a una “fitta rete di fidati pusher”, si approvvigionava di droga “nella città di Taranto per poi rivenderla al dettaglio nei comuni di Massafra, Palagiano, Palagianello e Statte, riscuotendo dalla vendita lucrosi guadagni”.

Il gruppo era solito recuperare i debiti contratti dai clienti in modo violento, spostando per la vendita di droga per lo più di notte e usando, in un caso, un minore di 14 anni perché non imputabile.


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