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A Firenze riparte il turismo ma resta lontano dal pre-Covid: -60%

Registrate 1,2 milioni di presenze tra giugno e agosto: +185% rispetto al trimestre estivo del 2020

Pubblicato:21-09-2021 15:33
Ultimo aggiornamento:21-09-2021 15:33
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FIRENZE – Il turismo a Firenze riparte. Non ingrana la quarta, ma prova a rimettersi in carreggiata. Questa estate sono state 1.255.000 le presenze contate in città, in crescita del +185,7% rispetto alla bella stagione dello scorso anno. Un’accelerata, anche se i numeri restano lontani da quelli registrati nel pre-Covid: -60,3% sul 2019. Ma si tratta sempre di una prima ripresa “legata soprattutto ai numeri di agosto e alla crescita della domanda europea, oltre che nazionale interna”. E con la città crescono le cifre anche dei comuni della cintura, quelli dell’ambito turistico fiorentino che hanno segnato +142% (730.000 pernottamenti). Le cifre le diffonde il Comune attraverso i dati elaborati dal Centro studi turistici, illustrati insieme all’assessore al Turismo, Cecilia Del Re, nell’ambito del ‘Festival del turismo’ esperienziale in corso a Firenze.

È proprio Del Re che parla, infatti, di “segnali di ripresa” arrivati innanzitutto dai “viaggiatori italiani, meno propensi a pianificare viaggi all’estero a causa della situazione sanitaria, ma anche all’introduzione del green pass europeo a inizio luglio che ha finalmente aperto la possibilità ai cittadini comunitari di spostarsi per turismo”. A fare la differenza, tuttavia, “è ancora l’assenza della domanda extraeuropea, a cui si sono aggiunti i risultati al di sotto delle aspettative registrati dalle imprese ricettive nel mese di giugno e nei primi giorni di luglio, mentre il mese di agosto ha segnato un recupero più marcato. Molte famiglie, un turismo più giovane e che pernotta più a lungo sono gli elementi che stanno contraddistinguendo i flussi rispetto all’era pre-covid”.

Nel dettaglio, tra giugno e agosto sono state registrati 505.000 arrivi e 1,255 milioni di presenze, con una permanenza media di 2,5 notti. Le presenze degli stranieri, prevalentemente europei (tedeschi, francesi, olandesi, svizzeri, belgi e austriaci), sono aumentate del 268,2% rispetto al trimestre estivo 2020 (751.000 in totale). I pernottamenti degli italiani segnano una crescita del 114,2% rispetto allo scorso anno (504.000 complessivi).


E se per quest’ultima componente del mercato i dati indicano un ottimo recupero rispetto al 2019, per quella estera la quota rimane ancora fortemente sottodimensionata rispetto ai valori standard. In base ai risultati, il recupero del settore alberghiero è stato più marcato (+168,1% di arrivi e +251,3% di presenze), rispetto al trend rilevato per l’extralberghiero (+85,4% di arrivi e +97,7% di pernottamenti). Per entrambi i comparti il differenziale delle presenze con il 2019 segna lo stesso valore percentuale (-60%).

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