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Covid, Costa: “Valutiamo quarantena da Spagna e Portogallo, cambiare parametri per ‘zone gialle'”

"Non dobbiamo più assolutamente far sì che il numero dei contagi rimanga l'elemento determinante per stabilire il cambiamento dei colori"

Pubblicato:16-07-2021 12:39
Ultimo aggiornamento:16-07-2021 12:39

andrea costa
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ROMA – “Stiamo monitorando e stiamo valutando, per l’Inghilterra avevamo introdotto la quarantena qualche settimana fa, vediamo quale sarà la situazione nei prossimi giorni. Se si renderà necessario prevedere la quarantena per chi arriva da Spagna e Portogallo o da paesi a rischio, sarà una misura prudenziale che introdurremo. Al momento stando ai dati di oggi non è prevista, ma da qui ai prossimi giorni è una situazione in evoluzione che può essere modificata”. Così il sottosegretario alla salute Andrea Costa ai microfoni di Radio 24 nel programma 24 Mattino sul tema della quarantena obbligatoria per chi ritorna da Paesi considerati a rischio.

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“Ad oggi non ci sono dati che lascino pensare che ci possa essere un passaggio in zona gialla per la prossima settimana. A questo proposito credo che dobbiamo fare una profonda riflessione, non dobbiamo più assolutamente far sì che il numero dei contagi rimanga l’elemento determinante per stabilire il cambiamento dei colori, io credo che dobbiamo porre maggiore attenzione sugli ospedalizzati e sulle terapie intensive”, aggiunge il sottosegretario Andrea Costa, che poi ha aggiunto: “Siamo di fronte ad un quadro che cambia, e quindi anche i criteri devono cambiare e devono adattarsi al quadro. Di fronte ad una popolazione per la gran parte vaccinata e dove le evidenze scientifiche ci dicono che nei confronti dei vaccinati la variante delta produce conseguenze non gravi, non possiamo dare troppa importanza ai contagi ma dobbiamo darla agli ospedalizzati e quindi in questa ottica credo che i parametri vadano cambiati”.


Sul green pass, dice Costa, “Credo che sia giusto prevederne un ampliamento in positivo del suo utilizzo. Pensiamo ai cinema ed ai teatri dove oggi è prevista una capienza ridotta e non è previsto il green pass, credo che forse si potrebbe introdurre il green pass aumentando così le capienze. Ma da qui ad arrivare a dire che per prendere un caffè occorre il green pass questo mi pare eccessivo. Anche per i ristoranti il quadro che abbiamo di fronte non ci induce a fare questa riflessione. Vorrei ricordare che tocca anche un aspetto economico, basti pensare ad una famiglia con bambini al di sotto dei 12 anni la quale dovrà sobbarcarsi anche il costo del tampone. Dobbiamo invece ampliare uso del green pass nei trasporti come sui treni a lunga percorrenza così da permetterne l’aumento della capienza, ma in questo momento ampliarlo a bar e ristoranti mi pare eccessivo”.

Oggi parlare di stadi mi sembra prematuro, dobbiamo valutare quello che sarà l’andamento delle prossime settimane. Il dato positivo è che ad oggi 26 milioni di concittadini si sono vaccinati e siamo arrivati al 48% della popolazione. Siamo in momento in cui gli italiani si stanno ancora vaccinando, e questo potrà modificare in positivo il quadro perché se aumenterà il numero dei vaccinati ovviamente la situazione non potrà che migliorare”, ha aggiunto Costa. “Per quanto riguarda gli stadi io credo che sicuramente possiamo affermare che ci sarà la ripresa del campionato con il pubblico in presenza, con una percentuale inferiore al 100% almeno in una fase iniziale”.

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