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Bonaccini lascia la guida della Conferenza delle Regioni, Fedriga verso la presidenza

Il governatore dell'Emilia-Romagna lascia il posto a quello del Friuli Venezia Giulia: "Scelta unitaria"

Pubblicato:09-04-2021 08:12
Ultimo aggiornamento:09-04-2021 11:47
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stefano bonaccini
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ROMA – Oggi la Conferenza della Regioni e della Province autonome eleggerà un nuovo presidente e un nuovo vicepresidente. Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, lascia la guida. Al suo posto dovrebbe subentrare Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia.

Ad annunciarlo è stato lo stesso governatore dell’Emilia Romagna che, nella serata di ieri, ha scritto un lungo post su Facebook per congedarsi dall’incarico: “Domani (oggi, ndr.) la Conferenza della Regioni e della Province autonome eleggerà un nuovo presidente e un nuovo vicepresidente- ha scritto- Ho avuto l’onore e il privilegio di guidare la Conferenza dalla fine del 2015, collaborando con tutti i colleghi presidenti (a prescindere dal colore politico) e con cinque governi che si sono succeduti in questi anni (anche in questo caso di colore politico molto diverso). Avevo ribadito a più riprese, da un anno a questa parte, la mia disponibilità a questo avvicendamento, posto che da tempo la stragrande maggioranza di Regioni è a guida centrodestra (e se ho potuto guidare in modo unitario la Conferenza, anche in queste condizioni, lo debbo anzitutto a loro, che mi hanno sostenuto e permesso di trovare sempre una sintesi). Avevo chiesto che questo cambio si producesse però con un accordo unitario, per non aprire nell’emergenza una divisione tra noi e un indebolimento nel confronto col Governo nel momento in cui siamo chiamati a contrastare la pandemia e i suoi effetti drammatici sulla vita dei cittadini. Mi pare che questa sera si siano raggiunte queste condizioni e che nella giornata di domani si potra’ procedere, quindi in tempi rapidissimi e in modo davvero unitario come avevo auspicato”.

“Quando guidi un’associazione per tanto tempo, soprattutto attraversando momenti molto difficili- ha continuato- hai il dovere di preservare l’integrità e al tempo stesso di favorirne l’evoluzione. Per parte mia penso che gli incarichi si ricoprano protempore e nell’interesse anche di chi la pensa diversamente da te. Spero di averlo dimostrato in questi anni e spero di poterlo dimostrare ora sostenendo lealmente chi prenderà il mio posto”.


“Tra i tanti, due ringraziamenti sono indispensabili. A Giovanni Toti, che da presidente della Liguria ha ricoperto al mio fianco il ruolo di vicepresidente della Conferenza: la sua capacità, la sua intelligenza e la sua collaborazione mi sono risultate preziose in questo tempo. E alla struttura tecnica della Conferenza: dalla direttrice Alessia Grillo (e, prima di lei, Marina Principe e Marcello Mochi Onori) ai dirigenti, funzionari e collaboratori; una piccola squadra fatta di grandi professionisti da cui ho imparato tantissimo e che mi ha sostenuto giorno e notte per provare a fare al meglio. Degli errori che ho commesso rispondo io ma le cose buone fatte, senza di loro, non ci sarebbero state” ha concluso Bonaccini.

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