Mario Draghi incassa il sì delle parti sociali. Confindustria auspica un ampio consenso parlamentare attorno all’esecutivo guidato dall’ex governatore della Bce perché, come dice Carlo Bonomi, “c’è molto da fare e tanti sono i temi irrisolti” da affrontare “presto e bene”. Nel giro di incontri a Montecitorio, il presidente incaricato ha ricevuto i sindacati che gli hanno ribadito l’esigenza di prorogare il blocco dei licenziamenti e la cassa covid. Il leader della Cgil, Maurizio Landini, chiede che il confronto con il governo prosegua anche dopo le consultazioni e propone una legge sulla cittadinanza per i figli degli stranieri che nascono o studiano in Italia. Comuni e regioni invece sperano di essere coinvolti maggiormente sui progetti del Recovery plan.
FOIBE, MATTARELLA: ORRORE PER LE COSCIENZE
L’orrore delle foibe ‘colpisce le nostre coscienze’. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio in occasione del Giorno del Ricordo rinnova la solidarietà ai familiari degli italiani morti negli eccidi in Friuli Venezia Giulia alla fine della seconda guerra mondiale. ‘I crimini contro l’umanità -dice il capo dello Stato in una cerimonia alla Camera- non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo. Tanto sangue innocente bagnò quelle terré. La presidente del Senato Elisabetta Casellati invita a coltivare la memoria per un futuro libero dall’odio. Le foibe furono ‘aberranti forme di persecuzione e discriminazione’, ribadisce il presidente della Camera Roberto Fico.
VACCINI, IPOTESI SOMMINISTRAZIONI H24
Il futuro premier Mario Draghi è stato chiaro, priorità del programma di governo sarà il piano vaccini. Lo ha detto praticamente a tutti i suoi interlocutori durante le consultazioni, anticipando alcune probabili novità: un aumento delle forniture dall’Europa, una piattaforma digitale unica per le prenotazioni e somministrazioni h24 sul modello inglese. Tuttavia non mancano le difficoltà, su tutte la diffidenza generale nei confronti del vaccino Astrazeneca, al momento destinato agli under 55 e la volontà delle regioni di precedere autonomamente con gli acquisti, bypassando il Governo. Su questo è intervenuto questa mattina il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: “Serve una leale collaborazione tra governo e regioni- ha detto- mi auguro che non ci sia bisogno di acquisti fatti singolarmente”.