ROMA – Berretto rosa e occhiali da sole, accompagnata dal suo avvocato, Anastasia Kylemnyk è da poco entrata nell’ufficio del gip di Roma, Costantino De Robbio, per essere ascoltata. La 25enne è arrivata a piazzale Clodio, dopo essere stata raggiunta dalla misura cautelare dell’obbligo di firma scattata nella seconda tranche dell’indagine sull’omicidio del fidanzato 24enne Luca Sacchi, ucciso lo scorso ottobre con un colpo di pistola alla testa davanti a un pub in zona Colli Albani, a Roma. I magistrati contestano alla venticinquenne di aver avuto un ruolo nel tentativo di acquisto di un grosso quantitativo di sostanza stupefacente insieme a Giovanni Princi, ex compagno di scuola di Sacchi. Princi finito invece in carcere, ieri davanti al gip si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere, cosi’ come gli altri arrestati Marcello De Propris, accusato di concorso in omicidio per aver fornito l’arma ai killer, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, gia’ in carcere dal 25 ottobre scorso.
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“Non sapevo di avere 70 mila euro nello zaino. Ero davanti a quel pub con Luca come mille altre volte”. È quanto avrebbe riferito Anastasia Kylemnyk, parlando al Gip di Roma, Costantino De Robbio. “Io e Luca siamo assolutamente estranei a questa vicenda”, ha proseguito.
“Il comportamento di Anastasia durante l’interrogatorio ha dato atto della sua estraneità all’ipotizzato traffico di sostanze stupefacenti”. Così Giovanni Cincioni, legale di Anastasia Kylemnyk.
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