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Conte: “Al prossimo Cdm proporrò la revoca della delega a sottosegretario di Siri”. Salvini: “In Cdm cose più serie”

Conte ha preso una decisione sul sottosegretario indagato per corruzione. E Salvini attacca: "Mi sfidi sulle tasse, non sulla fantasia"

Pubblicato:03-05-2019 09:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:25
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ROMA – Un tentativo in extremis per evitare l’inevitabile, poi la ‘sentenza’ del premier Conte: il sottosegretario della Lega Armando Siri si deve dimettere. Se non lo farà, sarà lo stesso presidente del Consiglio a ritirargli la delega nel prossimo Cdm.

La decisione di Conte è arrivata ieri sera dopo il colloquio tenuto ieri sera con il sottosegretario. Ma mentre la stampa attendeva l’inizio della conferenza stampa del premier, Siri diffondeva una nota nella quale si dichiarava “pronto a dimettersi” se non fosse arrivata “entro 15 giorni” l’archiviazione da parte degli inquirenti.

Netta invece la replica di Conte: “Le dimissioni future non hanno senso, o si danno o non si danno. Non mi voglio ergere a giudice del caso, le mie sono valutazioni politiche”. Oggi la replica di Matteo Salvini non si fa attendere.


SALVINI: IN CDM NON C’È TEMPO PER BEGHE E POLEMICHE

In Cdm “mi occupo di tasse, sicurezza e droga. Non ho tempo per beghe e polemiche, chiedetelo a Conte io non commento nulla, io lavoro”. Lo dice Matteo Salvini a Fidenza (Parma), a una domanda sul caso Siri. Alla domanda i giornali parlano di una sfida del premier a Salvini, il ministro dell’Interno replica cosi’: “Conte mi sfidi sulle tasse, non sulla fantasia”.

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La giornata di ieri

SIRI: PRONTO A DIMETTERMI IN 15 GIORNI SE GIUDICI NON ARCHIVIANO

“Dal primo momento ho detto di voler essere immediatamente ascoltato dai magistrati per chiarire la mia posizione. La disponibilità dei magistrati ad essere ascoltato c’è e confido di poterlo fare a brevissimo”.
Lo dice il sottosegretario leghista Armando Siri, rompendo il silenzio seguito alla notizia dell’indagine che lo vedeva indagato per una presunta tangente.

“Sono innocente- aggiunge Siri- ribadisco di avere sempre agito correttamente, nel rispetto della legge e delle istituzioni, e di non avere nulla da nascondere. Proprio per questo, vivo questa situazione con senso di profonda amarezza. Confido che, una volta sentito dai magistrati, la mia posizione possa essere archiviata in tempi brevi. Qualora ciò non dovesse accadere, entro 15 giorni- conclude Siri- sarò il primo a voler fare un passo indietro, rimettendo il mio mandato, non perché colpevole, bensì per profondo rispetto del ruolo che ricopro”.

CONTE: REVOCA SIRI IN PROSSIMO CDM

“All’ordine del giorno del prossimo Cdm” ci sarà “una proposta di revoca al sottosegretario Siri. Non mi voglio ergere a giudice del caso, le mie valutazioni sono politiche”. Lo annuncia il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

“Io credo- aggiunge Conte- che il procedimento giudiziario avrà il suo corso, noi dobbiamo essere credibili e responsabili, le dimissioni o si danno o non si danno. Le dimissioni future non credo abbiano molto senso. Lo dobbiamo sia per la chiarezza che per il rispetto delle istituzioni”.

CONTE: NORMA SUGGERITA ERA SANATORIA PER UN IMPRENDITORE

“Il sottosegretario Siri si è prestato ad accogliere le istanze di un imprenditore, è normale ricevere suggerimenti ma come governo dobbiamo valutare se questi perseguono un interesse generale o avvantaggiano il tornaconto di un singolo imprenditore”. In questo caso la norma “non avrebbe offerto una parità di chance a tutti gli imprenditori ma una sorta di sanatoria solo per alcuni”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

“Per queste ragioni ho valutato la necessità e opportunità di dimissioni del sottosegretario Siri”.

DI MAIO: NON ESULTO, CONTENTO CHE QUESTIONE CHIUSA

“Non esulto sul caso Siri, non c’e’ alcuna vittoria o sconfitta. Sono contento che il governo possa andare avanti e la questione possa chiudersi. Abbiamo sempre dato massima attenzione alla difesa delle istituzioni della Repubblica. In casi di corruzione si tirano in ballo i soldi degli italiani”. Lo dice il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio, a ‘Otto e mezzo’, questa sera su La7.

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