NEWS:

Siri fuori dal Governo, nessun voto in Cdm. Conte: “Chiederò revoca a Mattarella”

Sentite le anime della maggioranza, il premier Conte prende la sua decisione: no al voto ma si al decreto di revoca. Siri è fuori dal Governo

Pubblicato:08-05-2019 08:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:26
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Il mandato di Armando Siri, sottosegretario della Lega indagato per corruzione, è stato revocato dal Governo. La decisione è stata presa questa mattina al termine del Consiglio dei Ministri.

Dopo aver ascoltato i pareri delle diverse anime della maggioranza, infatti, il premier Conte ha scelto in autonomia, senza chiedere il voto dei ministri, di adottare il decreto di revoga nei confronti di Siri. Unici assenti al Cdm i ministri Moavero e Tria, che risultano in missione.

SIRI. CONTE: CHIEDERO’ REVOCA A CAPO DELLO STATO

“Chiederò la revoca” del sottosegretario Siri al presidente della Repubblica, dal Cdm è arrivata “piena fiducia nel mio operato”. Lo annuncia il premier Giuseppe Conte arrivando alla Sinagoga di Roma.


“Bisogna riconoscere a Siri la presunzione di non colpevolezza- aggiunge- ma c’è un aspetto importante: ritengo che il governo si sia comportato nel modo migliore perché questa è la soluzione più giusta”.

“Noi dobbiamo preservare il patrimonio di fiducia dei cittadini nei nostri confronti. Se non avremo più i cittadini al nostro fianco difficilmente potremo proseguire in modo efficace nell’azione del nostro governo e non potremo vantarci di essere il governo del cambiamento”, conclude.

DI MAIO: CDM DISTESO, DISCUSSIONI TRANQUILLE, ANDIAMO AVANTI

“Sono molto orgoglioso delle decisioni che abbiamo preso oggi tutti quanti insieme. E’ stato un cdm disteso nel quale ci sono state discussioni molto tranquille. Ci siamo detti che andiamo avanti e che ci sono tante cose da fare per gli italiani, le faremo insieme nei prossimi 4 anni”. Cosi’ il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

DI MAIO: CONDOTTA INACCETTABILE, POLITICA AGISCE PRIMA DI PM

“E’ molto importante che, in una giornata come oggi in cui l’Italia è scossa da inchieste sulla corruzione da Nord a Sud, questo governo abbia dato un segnale di discontinuità rispetto al passato. Grazie al Movimento cinque stelle, il Cdm ha deciso di avviare la procedura di revoca della nomina a sottosegretario di Armando Siri, non perché è colpevole ma perché ci sono delle condotte politiche inaccettabili in un governo del cambiamento. La politica deve agire prima dei giudici, dei magistrati”. Lo dice Luigi Di Maio, parlando a palazzo Chigi.

LEGGI ANCHE: Cantone: “Siri è colpevole di bancarotta. Per me è un reato grave, per Salvini no”

IN CDM SCONTRO TRA ‘AVVOCATI’, BONGIORNO DIFENDE SIRI

La difesa di Armando Siri da parte della Lega e’ stata affidata in Cdm alla ministra Giulia Bongiorno. In questo modo è andato in scena un inedito scontro tra avvocati. Il premier Conte nei panni dell’accusa, il ministro Bongiorno in quelli della difesa di Siri.

Nonostante l’intervento di Giulia Bongiorno, però, la revoca ad Armando Siri non sara’ rimessa in discussione.

FONTI LEGA: FIDUCIA IN CONTE, MA INNOCENTE FINO A PROVA CONTRARIA

In Consiglio dei ministri, a quanto si apprende da fonti leghiste, c’è stata una “discussione civile e pacata”. La Lega (sono intervenuti i ministri Bongiorno e Salvini) ribadisce “fiducia nel premier ma anche difesa del sottosegretario Armando Siri, innocente fino a prova contraria. Troppe cose da fare, autonomia, riduzione delle tasse, flat tax, apertura dei cantieri, sviluppo e infrastrutture: basta chiacchiere e polemiche. Servono fatti concreti”.

L’ULTIMO APPELLO DI DI MAIO A SALVINI

“Io non voglio accusare questa o quella forza politica. Voglio fare un appello all’unità: alziamo un muro contro la corruzione, anche nel modo di gestire le nostre forze politiche. Da noi chi sbaglia è fuori in 30 secondi, fate la stessa cosa anche voi!”. Lo scrive sul Blog delle stelle Luigi Di Maio, subito prima di entrare in Cdm per decidere sul caso Siri.

“Lo dico al Pd- aggiunge-, lo dico a Zingaretti: metta fuori dal suo partito il governatore della Calabria e ne chieda le dimissioni. Lo dico a Forza Italia, di espellere tutti i coinvolti nell’inchiesta di corruzione lombarda. Dico a Fratelli d’Italia di chiarire su questo presunto finanziamento illecito e faccio un ultimo appello, nelle ultime ore prima del Consiglio dei Ministri, alla Lega, di far dimettere Armando Siri e non arrivare alla conta in Consiglio dei Ministri”.

LEGGI ANCHE:

Siri, Salvini: “Voteremo contro dimissioni, M5S si prenda sue responsabilità”. Di Maio: “L’ha voluto lui”

M5s: “Lega tiri fuori le palle e faccia dimettere Siri”. Salvini: “Tappatevi la bocca, ultimo avviso”

Corruzione, Morra: “Se Siri non si dimette il governo dovrebbe cadere”

Accusa di tangente a Siri, ecco l’emendamento ‘incriminato’ che estendeva gli incentivi per l’eolico

Siri indagato, per l’accusa ci fu tangente da 30.000 euro per incentivi eolico. “Sono allibito, resto dove mi trovo”

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it