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In Cisgiordania assalti e violenze dei coloni a Masafer Yatta

Fonti locali all'Agenzia Dire: "Dopo il 7 ottobre le comunità palestinesi sono nel mirino. Ci sono stati anche ultimatum con minacce di assalti sulle case"

Pubblicato:31-10-2023 14:24
Ultimo aggiornamento:31-10-2023 14:26
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ROMA – Violenze e assalti di coloni israeliani si sono verificati nell’area di Masafer Yatta, nel sud della Cisgiordania: lo riferiscono all’agenzia Dire fonti sul posto, denunciando furti di capi di bestiame e blitz per tagliare le forniture di elettricità e acqua alle comunità palestinesi e beduine. “I problemi sono aumentati in modo esponenziale dal 7 ottobre” sottolineano da Umm Al-Khair, uno dei villaggi della zona, in riferimento alla nuova fiammata del conflitto innescata dai raid di Hamas nel sud di Israele e proseguita con la campagna di bombardamenti di Tel Aviv nella Striscia di Gaza. “Ci sono stati anche ultimatum con minacce di assalti e devastazioni se sulle case non fossero state fatte sventolare bandiere di Israele”.

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Secondo le fonti, almeno due dei villaggi di Masafer Yatta sono stati in gran parte abbandonati dagli abitanti nel timore di nuove violenze. “Una delle prime cose che gli aggressori fanno è sottrarre i telefoni cellulari per impedire le comunicazioni” riferiscono alla Dire. Tra i villaggi a rischio ci sarebbero Umm Al-Khair, Tuba e Al-Sfai. Presso quest’ultima comunità era stata costruita una scuola finanziata anche dalla Cooperazione italiana, che era stata però demolita nel novembre scorso dall’esercito di Israele. La motivazione addotta dall’esercito era che l’edificio non era stato autorizzato e che sorgeva all’interno di un poligono di tiro militare. Masafar Yatta si trova a sud della città di Hebron, uno dei centri della Cisgiordania dove le tensioni tra comunità israeliane e palestinesi sono tradizionalmente più forti.


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