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“C’è ancora molto da fare”, Liliana Segre chiede una nuova commissione contro l’odio

"Spero si raggiunga l'unanimità e si possa mettere la Commissione in condizione di lavorare già all'inizio del prossimo anno"

Pubblicato:30-11-2022 13:29
Ultimo aggiornamento:30-11-2022 13:29
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liliana_segre
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FIRENZE – La Commissione speciale del Senato contro le discriminazioni e i discorsi d’odio non ha finito il suo lavoro. Per questo va ricostituita anche in questa legislatura, già a inizio 2023. Quello di Liliana Segre è un lampo che investe la Festa della Toscana e il suo 30 novembre, il giorno il Granduca Pietro Leopoldo, nel 1786, abolì, primo Stato al mondo, la pena di morte. La senatrice a vita, nel messaggio inviato al Consiglio regionale, spiega come la commissione abbia “lavorato molto e con grande profitto, come si evince anche dal documento finale che è stato approvato all’unanimità. Ma il lavoro è ancora molto. C’è molto da studiare, approfondire, tentare di prefigurare nuove e più adeguate misure anche legislative per contrastare la diffusione preoccupante dei discorsi d’odio”.

CONTRO I DISCORSI D’ODIO VANNO PREFIGURATE “NUOVE E PIÙ ADEGUATE MISURE LEGISLATIVE”

I primi passi “sono stati fatti con la prefigurazione di una mozione istitutiva che già ha avuto largo consenso fra le più diverse forze politiche presenti in Senato. Spero che si raggiunga davvero l’unanimità e che si possa mettere la Commissione in condizione di riprendere i lavori già all’inizio del prossimo anno”.


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