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Sì dell’Aula Vda alla legge sull’accompagnatore di media montagna

"Opportunità per professioni stagionalizzate e argina spopolamento"

Pubblicato:30-07-2023 11:41
Ultimo aggiornamento:30-07-2023 11:41
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 (DIRE – Notiziario Turismo e Sport) Aosta, 30 lug. – In Valle d’Aosta arriva una nuova figura professionale: l’accompagnatore di media montagna. Ad istituirla è un’apposita legge approvata dal Consiglio Valle con 33 voti favorevoli e due astensioni del Progetto civico progressista. Il testo si compone di 23 articoli introduce nell’ordinamento regionale la nuova professione, che sarà gestita all’Unione valdostana guide di alta montagna attraverso un elenco speciale che affiancherà l’albo professionale delle guide alpine. Per diventare accompagnatore di media montagna, sarà necessario superare un test tecnico-attitudinale, dopo aver frequentato dei corsi teorico-pratici e superato i relativi esami organizzati dall’Uvgam.

Sul testo sono stati approvati un emendamento dell’assessore al turismo e uno della Lega, mentre ne sono stati respinti sette del Pcp. “Questa figura rappresenterà un’importante opportunità lavorativa per alcune professioni fortemente stagionalizzate, come i maestri di sci, e consentirà ad altri professioni del turismo di ampliare il proprio ambito di attività, come le guide ciclo-turistiche”, spiega in aula il consigliere di Pour l’Autonome, Augusto Rollandin, relatore del testo di legge. Critico Pcp secondo cui il testo presenta dei profili di incostituzionalità: “Questo disegno di legge recepisce una norma nazionale che esiste da oltre 30 anni; ha quindi un senso intervenire ma la legge non deve essere in contrasto con la normativa statale”, spiega la consigliera Chiara Minelli. “Sosteniamo questo disegno di legge con cognizione di causa avendolo analizzato sotto tutti i profili giuridici- replica l’assessore regionale al Turismo, Giulio Grosjacques- la Regione ha semplicemente disciplinato la formazione e l’abilitazione a questa professione, sapendo che la professione ordinistica è di competenza statale”. E conclude: “Con questo disegno di legge andiamo a creare delle professioni per i giovani, consentendo di lavorare 12 mesi all’anno in montagna e contribuendo ad arginare lo spopolamento delle nostre vallate”.


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