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Cosenza, la storia del bambino lasciato solo in classe perché plusdotato

Le madri dei compagni di classe del bambino hanno organizzato un 'ammutinamento' perché ritenuto elemento di disturbo

Pubblicato:29-11-2023 11:26
Ultimo aggiornamento:29-11-2023 11:28
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modena studente sospeso
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ROMA – Doveva essere la sua ‘festa dell’accoglienza’ e, invece, un bambino di 8 anni si è trovato solo in classe. Succede in Calabria, in una scuola elementare di Cosenza, dove i genitori dei compagni hanno organizzato un ‘ammutinamento’ per protestare contro l’inserimento nella nuova sezione del piccolo, ‘reo’ di essere plusdotato. A denunciare il fatto la mamma del bambino, avvocata cosentina che ha presentato un esposto in procura. Il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Valditara ha predisposto le verifiche del caso.

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LA STORIA DEL BAMBINO PLUSDOTATO

Il bambino ha un quoziente intellettivo superiore alla media. Bilingue, è rapidissimo nei calcoli di matematica e riesce a suonare gli strumenti musicali senza averli studiati. Come raccontato dalla madre a Repubblica, era stato trasferito due giorni prima nella nuova sezione, a causa di incomprensioni con le maestre. Secondo alcune docenti, infatti, avrebbe avuto bisogno di un’insegnante di sostegno, “pur avendo comunicato loro che la diagnosi di iperattività con funzionamento intellettivo superiore alla media non aveva rappresentato un requisito per il riconoscimento dell’invalidità. Anziché valorizzarlo, l’avevano escluso”.


L’AMMUTINAMENTO

Tuttavia, lo spostamento nella nuova classe avrebbe procurato un dissapore con la maestra di matematica. Come spiega la madre “si ostinava a definire mio figlio disabile e fastidioso“. Per il giorno del suo inserimento ufficiale nella nuova sezione era stata organizzata una ‘festa dell’accoglienza’. Ma il giorno dei festeggiamenti, il bambino si è trovato da solo in classe con la maestra perché tutti i suoi compagni non si sono presentati.

“Ha otto anni, è una creatura innocente. E ha pensato avessero tutti la febbre“, ha spiegato la madre. “Pensi che, sentendosi fortunato per non essersela beccata anche lui, ha preparato un disegno da regalare al nuovo compagno di banco non appena fosse guarito. Non sapeva che l’assenza di massa era una protesta contro di lui, considerato una presenza non gradita“. I genitori avrebbero deciso di boicottare la festa per il bambino su una chat interna. “Me l’ha confermato una mamma”, ha raccontato, “ha ammesso che in quella chat è partito l’accordo, seppur senza costrizioni”.

La scuola ha avviato un’indagine interna sull’accaduto.

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