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‘Ove abitai fanciullo”: a Recanati si può visitare la casa dove passò l’infanzia Giacomo Leopardi

Sono passati 225 anni dalla nascita di Giacomo Leopardi, protagonista indiscusso della letteratura italiana e mondiale: ecco tutto quello che si può visitare a Recanati, il suo "borgo natio"

Pubblicato:29-06-2023 16:09
Ultimo aggiornamento:29-06-2023 16:09

leopardi recanati
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BOLOGNA – Proprio oggi che si celebra il 225esimo anniversario della nascita del poeta Giacomo Leopardi (nato il 29 giugno 1798), uno dei protagonisti assoluti della storia della letteratura italiana, vale la pena ricordare che a Recanati, il paese natio dello scrittore, è possibile visitare la casa in cui il poeta trascorse la sua infanzia, ovvero la casa “ove abitai fanciullo” per citare alcuni versi di suo pugno. La casa ma non solo, prechè il paesino delle Marche (è in provincia di Macerata) che diede i natali a quello che è considerato forse il maggiore poeta italiano di sempre può offrire molte possibilità di scoperta ai turisti, agli studiosi e anche ai ‘fan’ di Leopardi, il cui fascino culturale e ideologico, nonostante il trascorrere dei secoli, non accenna a diminuire.

COSA SI PUÒ VEDERE

Cosa è possibile visitare di Casa Leopardi? Si possono vedere i saloni di rappresentanza del palazzo, la galleria con le sue collezioni d’arte, il giardino che ispirò gli immortali versi de ‘Le Ricordanze’, il salottino dove i fratelli Leopardi si intrattenevano e anche le camere private di Giacomo Leopardi, escluse dall’uso domestico per più di due secoli. Si tratta dei luoghi dei ricordi più intimi, dei suoi primi amori e della sua quotidianità.

LE ‘BRECCE’

Il percorso di visita di Casa leopardi conduce anche a quelle che in casa sono sempre state chiamate “brecce“. Monaldo, padre del poeta, fece costruire queste camere fra i due giardini, quello di ponente e quello di levante, per lasciare ai suoi figli ormai adolescenti indipendenza e intimità. L’infilata delle tre stanze è stata restaurata da pochi anni, permettendo così di riscoprire gli originali decori pittorici. Dalla sua camera il Poeta osservava l’amata luna, le vaghe stelle dell’Orsa e ascoltava il canto di Nerina.


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IL GRANDE LAVORO DI RESTAURO

Casa Leopardi, dopo un’attento e lungo lavoro di restauro che si è svolto sotto l’attenta e preziosa supervisione della Soprintendenza alle Belle Arti, ha aperto i battenti per la prima volta al pubblico tre anni fa. Prima di allora, si poteva visitare solamente la biblioteca, in cui il poeta trascorreva tante ore a scrivere e a soprattutto a studiare, come ricordava citando lo “studio matto e disperatissimo“. Sempre a Recanati, poi, si può visitare il Museo Leopardi e il colle dell’infinito, ovvero un punto nelle colline sopra Recanati (si trova sul Monte Tabor, dove è stato realizzato un parco con percorsi didattici) da cui si può ammirare tutta la valle e il panorama che si dice abbia ispirato il poeta per la sua poesia più famosa, ‘L’Infinito’, dall’incipit indimenticabile “Sempre caro mi fu quest’ermo colle“.

In occasione dell’apertura di Casa Leopardi, la contessa Olimpia, discendente del poeta, dichiarò: “Questo progetto di restauro e di successiva apertura al pubblico degli spazi di Giacomo è stato fortemente voluto da mio padre e sono fiera di essere riuscita a portarlo a termine”. Lo scoppio della pandemia impedì (o meglio ritardò) il successo di pubblico della Casa di Leopardi restaurata. Ma i gestori, in sintonia con tanti altri gestori ci luoghi di cultura e d’arte, lanciarono anche le visite in streaming all’abitazione del poeta, che sono state studiate anche per la scuole.

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CHI È GIACOMO LEOPARDI

Giacomo Leopardi (Recanati, 1798 – Napoli, 1837) è stato un poeta, filosofo, scrittore, filologo e glottologo italiano. Nasce nel 1798 a Recanati, in provincia di Macerata, da una delle più nobili famiglie del paese, primo di otto figli. Il padre, il conte Monaldo, era un uomo amante degli studi e d’idee reazionarie; la madre, la marchesa Adelaide Antici, era una donna energica, legata alle convenzioni sociali e ad un concetto profondo di dignità della famiglia, motivo di sofferenza per il giovane Giacomo, che non ricevette tutto l’affetto di cui aveva bisogno. È ritenuto il maggior poeta dell’Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale; inoltre la profondità della sua riflessione sull’esistenza e sulla condizione umana ne fa anche un filosofo di notevole spessore. La straordinaria qualità lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca. Riflessione filosofica ed empito poetico fanno sì che Leopardi, al pari di Schopenhauer e più tardi di Kafka, possa esse visto come un esistenzialista o almeno un precursore dell’esistenzialismo.

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