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Mattarella in fabbrica a Reggio Emilia: “Basta al lavoro povero che non permette una vita decente”

Il presidente della Repubblica ha visitato il distretto della meccatronica a Reggio Emilia e da lì ha lanciato un monito contro il "lavoro povero"

Pubblicato:29-04-2023 17:51
Ultimo aggiornamento:29-04-2023 18:00

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ROMA – “Mentre si riaffaccia la tentazione di arrendersi all’idea che possa esistere il lavoro povero, la cui remunerazione non permette di condurre una esistenza decente, è necessario affermare con forza, invece, il carattere del lavoro come primo, elementare, modo costruttivo di redistribuzione del reddito prodotto”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita al distretto della meccatronica a Reggio Emilia.

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“PRECARIETÀ COME SISTEMA STRIDE CON CRESCITA”

“Le imprese cercano personale qualificato e formato. La precarietà come sistema stride con le finalità di crescita e di sviluppo. Se le cifre sono preoccupanti e note, e denunciano in Italia un alto tasso di inattività rispetto ai parametri europei, una risposta adeguata può venire soltanto da un concreto impegno di mobilitazione collettiva che sappia valorizzare il grande patrimonio di competenze presente nel nostro Paese”, dice ancora Mattarella durante la visita al distretto della meccatronica a Reggio Emilia.


“COSTI INACCETTABILI PER INFORTUNI”

“Altro aspetto da porre in primo piano è quello degli infortuni sul lavoro, che distruggono vite, gettano nella disperazione famiglie, provocano danni irreversibili, con costi umani inaccettabili. Sappiamo bene che le battaglie del movimento sindacale dei lavoratori hanno contribuito in modo significativo a raggiungere traguardi di progresso sociale evidenti e che l’Italia, nella sua trasformazione, ha compiuto giganteschi passi di crescita e di progresso. Ma le contraddizioni tendono sovente a riprodursi, come in ogni vicenda umana”, aggiunge ancora il Presidente della Repubblica.

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