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Le guide alpine rassicurano quelle ambientali: non sparirete

Dopo l'allarme sulle 7.500 Guide escursionistiche ambientali a rischio 'estinzione', arriva la rassicurazione: la norma cambia solo un nome

Pubblicato:29-02-2024 19:34
Ultimo aggiornamento:29-02-2024 19:35

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BOLOGNA- Guide che rassicurano altre guide. Dopo l‘allarme sulla nascita della nuova figura professionale di “Guida escursionistica di montagna” prevista dal disegno di legge in materia di ordinamento delle professioni di montagna, era scattato un allarme: questa novità “metterebbe ingiustificatamente a rischio le qualità professionali e l’accesso all’attività di oltre 7.500 Guide ambientali escursionistiche, che da ormai 30 anni operano su tutto il territorio nazionale”. L’allarme lo hanno lanciato le quattro associazioni professionali maggiormente rappresentative delle Guide ambientali escursionistiche a livello nazionale (Aigae, Lagap, Assoguide, Agae). E ora arriva la rassicurazione del Collegio nazionale Guide alpine italiane. Che dicono: primo, di non essere state coinvolte nella stesura di questo disegno di legge e di non esserne promotrici. “Ciò detto, è bene chiarire che l’articolo 1 dello stesso disegno di legge non va a creare una nuova figura professionale ma a modificarne una già esistente, quella di Accompagnatore di media montagna, istituita dalla legge nazionale 6 del 1989, articolo 21″.

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IN PRATICA CAMBIA SOLO UN NOME

In pratica, c’è “semplicemente” una modifica del nome di questa figura professionale ,da “Accompagnatore di media Montagna” a “Guida escursionistica di montagna”, inquadrandone l’attività come già faceva la legge 6/89, con alcune specifiche aggiuntive. “Questo articolo, oggetto della polemica sollevata da associazioni di Guide ambientali, di fatto dà la possibilità, ma non l’obbligo, alle Guide ambientali di vedersi riconosciuta la propria competenza professionale facendo richiesta di rientrare negli elenchi ordinistici degli Accompagnatori di media montagna, previo adeguamento formativo e superamento dell’esame di abilitazione”, spiegano le Guide alpine pronte a un “confronto nelle sedi governative deputate”.


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