NEWS:

Musumeci: “Berlusconi al Quirinale? Perche no?”

"Se Draghi dovesse andare al Colle il ricorso al voto anticipato sarebbe più che legittimo e naturale"

Pubblicato:28-12-2021 12:21
Ultimo aggiornamento:28-12-2021 14:37
Autore:

nello musumeci-min
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

PALERMO – “Perché Silvio Berlusconi non deve essere un possibile candidato del centrodestra al Quirinale, anche con una maggioranza non ampia o risicata?”. Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di ‘Omnibus’, su La7. “Chi lo ha detto – ha proseguito – che ci debba essere un presidente eletto con una larga maggioranza? Certo, è auspicabile, ma la storia del Quirinale dimostra come ci siano stati dei presidenti eletti senza avere una ampia maggioranza e abbiano poi dimostrato doti di equilibrio e saggezza difendendo gli interessi di tutti gli italiani”.

“ANOMALIA CHE DA 2 MESI SI PARLI SOLO DI DRAGHI”

“È una anomalia – aggiunge il governatore – il fatto che da due mesi si parli soltanto di Draghi” per l’elezione del nuovo Capo dello Stato. “Draghi è già una anomalia per il fatto che faccia il presidente del Consiglio – ha continuato Musumeci -. Guida un governo di emergenza e in alcuni casi può accadere, benissimo, ma se Draghi va al Quirinale in Italia finisce l’emergenza?”. Il presidente della Regione Siciliana ha poi aggiunto: “Draghi è un ‘super-uomo’ dal punto di vista della competenza economica ma per una democrazia il fatto di non riuscire a esprimere una rosa di 4 o 5 nomi per il Quirinale rappresenta una patologia. Se da mesi si parla solo di un nome – ha concluso Musumeci – significa che siamo alla frutta”.

E, sempre in merito ai giochi per l’elezione del nuovo Capo dello Stato per il governatore della Regione Siciliana “se Draghi dovesse andare al Quirinale il ricorso al voto anticipato sarebbe più che legittimo e naturale”.


LEGGI ANCHE: Calenda: “Berlusconi sta impallando la corsa al Colle. Ecco il mio nome”

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it