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Statale jonica, la replica del Mit: “Prima chiacchiere, ora fatti da Salvini”

Il ministero delle Infrastrutture difende la norma in manovra: piano pluriennale per non perdere i fondi

Pubblicato:28-11-2022 20:33
Ultimo aggiornamento:28-11-2022 20:54

MATTEO SALVINI
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ROMA- Sui fondi per la strada statale jonica 106 interviene il Mit. il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, interpellato dall’Agenzia Dire, replica alle accuse che su vari fronti in Calabria stanno arrivando allo stanziamento nella Manovra economica del Governo. Forti critiche sono state avanzate dal Partito democratico sulla ripartizione pluriennale delle risorse. L’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 chiede di rendere i soldi vincolati con una delibera ‘ad hoc’ del Cipe.

IL MINISTERO DI SALVINI REPLICA ALLE ACCUSE

Lo stanziamento di 3 miliardi complessivi nella legge di bilancio 2023, spiegano fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “risponde a un duplice obiettivo: dare seguito all’impegno assunto dal Governo nell’Allegato infrastrutture al DEF, e garantire la totale copertura finanziaria al piano di interventi predisposti dal commissario“. Il piano, in particolare, “prevede un ampio numero di interventi – da Sibari a Reggio Calabria con diversi livelli di progettazione, che riguardano adeguamenti, messa in sicurezza, completamento di tratte stradali, opere di manutenzione e realizzazione di nuovi tratti in variante in corrispondenza di centri abitati. Il piano ha un costo stimato di 3,88 miliardi, di cui solo 880 finanziati: il Governo, stanziando ulteriori 3 miliardi, garantisce la copertura integrale del piano degli interventi”.

PIANO PLURIENNALE PER NON PERDERE I FONDI”

Le risorse, viene spiegato ancora, “sono ripartite in un orizzonte temporale pluriennale perché diversamente non avrebbero potuto essere spese dal commissario, con il concreto rischio di perderle. Inoltre, il finanziamento pluriennale – cristallizzato nella norma che dal 1° gennaio 2023 sarà legge – consente ad Anas di rendere ‘bancabili’ gli interventi, proprio a fronte dell’impegno dello Stato a finanziarli integralmente. È la ‘normalità’ nel finanziamento di grandi opere come la SS106, rispetto alla quale – dopo anni di chiacchiere e promesse – si passa ai fatti, grazie al lavoro svolto dal Ministro Salvini. Il resto è demagogia e scarsa conoscenza delle regole, finanziarie e amministrative, che regolano l’allocazione delle risorse in ambito infrastrutturale”.


LE RISORSE ‘MODULABILI” IN BASE ALLE ESIGENZE DEI TERRITORI

Il Mit ribadisce infine: “Le risorse, ancorché stanziate in più annualità, saranno rimodulabili secondo le effettive esigenze di Anas e del commissario. Se fossero state tutte stanziate nel 2023 (o in pochi anni), vi sarebbe stato il concreto rischio di non assumere impegni di pari importo e dunque di perderle (integralmente o parzialmente)”.

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