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Qatar 2022, non solo giapponesi: anche i tifosi del Ghana puliscono gli spalti

Il filmato dei supporter ghanesi è virale su Twitter, ma c'è chi fa ironia: "E' la capitale Accra, hanno già finito di pulirla?"

Pubblicato:28-11-2022 18:28
Ultimo aggiornamento:28-11-2022 18:44
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Ghana_Mondiali
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ROMA – Un tifo ai Mondiali all’insegna del… civismo? Forse presto per dirlo, ma in Qatar, dove è in corso l’edizione 2022 della manifestazione, dei segnali ci sono. Il dibattito intanto spopola sui social media del Ghana. Dopo la vittoria per tre a due contro la Corea del Sud i tifosi delle “Black Stars” si sono infatti dedicati alla pulizia degli spalti dell’Education City Stadium di Doha dove si è svolta la partita.

Il video è virale sui media ghanesi, anche sulla scia dei filmati che hanno mostrato i tifosi giapponesi pulire le gradinate dello stadio dopo il match vinto a sorpresa contro la Germania e anche dopo quello perso contro il Costa Rica. Una pratica, questa, non nuova per gli appassionati di calcio nipponici che vanno a seguire i Mondiali.

Sui social quasi 2mila persone hanno commentato il primo post con il video, dell’emittente sportiva locale Joy Sport Zone. Il filmato, con i supporter ghanesi che mettono per un attimo da parte le bandiere rosso-giallo-verdi e prendono dei sacchi neri, è stato rilanciato anche dal cronista sportivo ghanese Gary Al-Smith, che solo su Twitter è seguito da quasi 340mile persone.


C’è chi accusa i tifosi ghanesi di copiare gli omologhi del Sol levante, chi si congratula e chi è felice che il buon esempio giapponese si diffonda. Non manca l’ironia: “Hanno già finito di pulire Accra?”, si chiede un utente.

E la capitale Accra?

Nel 2017 il presidente Nana Akufo-Addo, rieletto nel 2020, ha promesso che da lì a quattro anni la capitale, nota per le condizioni igeniche tutt’altro che ottimali delle sue strade, sarebbe diventata “la città più pulita d’Africa”. Come evidenzia un articolo pubblicato dal media Joy pochi giorni fa, nel 2019 la data soglia per questo traguardo è stata spostata al 2024. “Ci ha preso in giro”, ha commentato a riguardo alla stampa Ibrahim Musah, esponente della Coalition of Non-Governmental Organisation in Water and Sanitation (Coniwas).

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