
ANCONA – “Sono felicissimo perché ci ha insegnato tantissimo sul gioco di squadra, su come il giocatore è utile e fondamentale al risultato non solo se guarda la sua capacità e se stesso ma se riesce a guardare anche la forza della squadra e quindi la sua utilità rispetto alla squadra. Una lezione che a me piacerebbe riprendere e portare nelle Marche perché quello che ci ha insegnato il c.t. è fondamentale”. Così il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, commenta la lectio magistralis (‘Leadership, coesione, spirito di gruppo, clima relazionale: come costruire un team vincente nello sport’) che ha tenuto ieri il Commissario tecnico della Nazionale di calcio italiana, Roberto Mancini, a Urbino in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Scienze dello sport.
“Mancini ci ha regalato una bellissima lectio magistralis- conclude Acquaroli- Mentre ieri leggevano le motivazioni che hanno spinto l’Università di Urbino a dare a Roberto Mancini la laurea honoris causa, è stato elencato un numero impressionante di successi prima in campo e poi in panchina. Magari ci sarà stata fortuna, ma c’è una grande capacità carismatica e una grande professionalità. La sua umiltà lo fa sembrare quasi remissivo ma in realtà la sua umiltà è la sua grande forza”.
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